Il Comune, l'imputato, le spiagge |I retroscena del nuovo appalto - Live Sicilia

Il Comune, l’imputato, le spiagge |I retroscena del nuovo appalto

Ecco cosa ha scoperto LiveSicilia analizzando le carte.

CATANIA – Ancora dubbi sulla gestione delle spiagge libere dopo l’annullamento di aggiudicazione provvisoria alla ditta di Fraggetta Giuseppe (LEGGI QUI). A gettare ombre è il nome di un dipendente della ditta Cafè Napoleon S.c. alla quale lo scorso 7 luglio è stata affidata l’aggiudicazione temporanea dei servizi.  (LEGGI QUI)

Nell'articolo Vecchio è presentato come gestore

Si tratta di Alfio Vecchio, un dipendente e non il gestore della ditta come compare in un articolo stampa. L’uomo è stato rinviato a giudizio nel processo scaturito dall’inchiesta Prato Verde: la Dia nel 2014 aveva disarticolato il gruppo criminale che faceva riferimento al boss, detenuto al 41 bis, Orazio Privitera. Per la Procura di Catania, l’imputato avrebbe nel 2011 in concorso con Orazio Buda (molto vicino al capomafia dei Cappello) costretto gli imprenditori di un noto lido ad affidare il servizio security e vigilanza della discoteca all’interno stabilimento balneare alla “Catania Soft Air” intestata ad Alfio Vecchio. Ditta che sarebbe stata – secondo la ricostruzione degli investigatori – intestata solo fittiziamente a Vecchio al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione antimafia. In realtà per la Dia il socio occulto era Orazio Buda.

E’ importante evidenziare che Alfio Vecchio, dopo l’arresto nel 2014, è stato scarcerato dopo pochi giorni per decisione del Tribunale del Riesame che ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare.

Contattato da Livesicilia, Alfio Vecchio si dice sereno: “Il Tribunale del Riesame ha riconosciuto la mia estraneità alle accuse della magistratura e sono stato immediatamente rilasciato. A causa dell’arresto ho vissuto degli attimi terribili, non ho alcun rapporto con quegli ambienti. Spero di uscire presto da questa vicenda, io sono un grande lavoratore. In sei giorni – aggiunge – abbiamo consentito l’apertura delle spiagge libere”.

LA REPLICA DELL’AMMINISTRAZIONE – “Abbiamo fatto tutti gli accertamenti del caso – chiarisce l’assessore al Mare e alla Legalità, Rosario D’Agata – e la Prefettura, alla quale ci siamo rivolti, afferma che non ci sono cause ostative per l’affidamento alla ditta Cafè Napoleon S.c.”.

Ora spetterà alla magistratura valutare le accuse nei confronti dell’imputato Alfio Vecchio.

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