Faraone: "Crocetta candidato? | Si facciano le primarie" - Live Sicilia

Faraone: “Crocetta candidato? | Si facciano le primarie”

Il sottosegretario: "Ci vuole discontinuità". E i renziani vogliono primarie anche per Palermo.

CATANIA – Crocetta ricandidato? Se vuole, la strada è quella delle primarie. Parola di Davide Faraone. Il leader dei renziani siciliani arriva alla festa dell’Unità per parlare di scuola. Soltanto di scuola. Ma non ce la fa proprio a non commentare le parole dell’ex sindaco di Gela sollecitato dai giornalisti: “Non cambio idea. Noi renziani abbiamo costruito un percorso sulle primarie, l’unico strumento che conosciamo per selezionare la classe dirigente”, dice il sottosegretario. “Chiunque intende spendersi per la guida della Regione o delle città, o crede che Crocetta abbia fatto bene, ha il diritto di verificare il proprio progetto con i cittadini”. Intanto il segnale a Palazzo d’Orleans arriva ancora una volta forte e chiaro: “Io l’ho detto in passato che secondo me c’è bisogno di discontinuità”. Alla domanda su una sua possibile scesa in campo come governatore in Sicilia, Faraone risponde ai giornalisti: “Io candidato? Questo è troppo…”.

Primarie, primarie, primarie. I renziani tornano alle origini e lo ripetono come un mantra. Primarie per la Regione e primarie anche per scegliere il candidato sindaco a Palermo. Quando? Prima c’è il referendum, e su quello i fedelissimi di Renzi puntano tutto. Uno scivolone del premier potrebbe avere effetti devastanti per la sua corrente. Che a Catania si presenta in forze, con i nomi più pesanti della provincia. A partire dal trio dei renziani della seconda ora, Sammartino-Sudano-Nicotra, che alla festa dell’Unità marca il territorio. “Certo, il presidente del Consiglio sta puntando tantissimo sulla ripartenza del Meridione, questo evento lo dimostra”, dice entusiasta Luca Sammartino . “In termini di raccolta firme per il referendum costituzionale, la Sicilia ha dimostrato di essere per il cambiamento”, aggiunge. “Crocetta? Sarà la dialettica interna al partito a chiarire chi sarà il prossimo candidato”.

Fuori dall’ecclesia Pd ci sono poi i diversamente renziani di Sicilia Futura. Come Nicola D’Agostino, che non può mancare a Villa Bellini. Nonostante la pioggia. “Prematuro parlare della candidatura di Crocetta – riferisce – la nostra preoccupazione è il referendum, dal suo esito dipende tutto il resto. Il quadro politico è ancora tutto da assestare”. Referendum su cui i renziani puntano tutto e che teoricamente, ma solo teoricamente, vedrebbe impegnato sul Sì quasi tutto il partito. Guarda avanti D’Agostino, scruta i possibili scenari e lo fa da uomo di coalizione: “L’area Renzi mi pare al momento la più influente nel Pd, ma non avendo ancora frequentato direttamente il partito, non sono a conoscenza dei bilancini”. Ci scherza su, D’Agostino. Intanto continua a piovere e Faraone è lì sul palco.

I renziani della prima ora, ci sono. Con o senza Davide Faraone, e andando oltre alle dichiarazioni di Crocetta, si aggrappano all’unità del partito. “Questo non è il luogo dello scontro tra aree, non siamo come gli altri”, taglia corto il 24enne FutureDem Giulio Seminara. intanto sul palco si parla di scuola. Aspettando le primarie, tra fine anno e i primi mesi del 2017.

 


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