Aeroporto, Crocetta svela: |"Veto sulla nomina di Torrisi" - Live Sicilia

Aeroporto, Crocetta svela: |”Veto sulla nomina di Torrisi”

A sentire il presidente, il niet sarebbe arrivato da Castiglione. Che risponde così...

CATANIA –  “Torrisi? All’aeroporto di Fontanarossa non l’ha voluto Castiglione”. A dichiararlo è il Presidente della Regione Rosario Crocetta domenica sera, a margine della serata conclusiva della Festa nazionale dell’Unità di Catania. Il governatore lo ha spiegato in maniera schietta a un piccolo gruppetto che attendeva di assistere al discorso del premier Matteo Renzi dal back stage. “Laneri e Baglieri sono una mia indicazione, non lo nego, ma fino alla fine io avevo sempre appoggiato il nome del mio ex assessore, come avrei potuto non dare fiducia a una persona che ha già lavorato con me? La verità – ha aggiunto – è che sono stato messo in forte difficoltà dalle varie forze politiche, una nello specifico, che mi ha chiaramente minacciato la crisi di Governo”. Crocetta, incalzato dai presenti ha anche fatto il nome di chi ha osteggiato in maniera netta l’indicazione di Torrisi “Giuseppe Castiglione, è lui che mi ha bloccato sulla nomina”. 

A sentire la risposta del sottosegretario Giuseppe Castiglione, le polemiche sulla Festa dell’Unità, i fermenti per il caso Sac e l’ansiosa attesa del responso del Collegio sindacale, le lotte intestine sull’accorpamento della Camera del Sud Est e forse un po’ anche il “No” che il procuratore Renato Di Natale ha consegnato candidamente alla Regione dopo l’annuncio di un nome così prestigioso nel Collegio di Garanzia, sembrano aver scoperchiato il vaso di Pandora del Governatore.

“Assolutamente no. Nessuno mi ha chiesto – ha risposto risentito Castiglione – se ero o meno d’accordo a nominare Nico Torrisi alla Sac. La nomina compete ai commissari che erano delegati. Io ho solo chiesto qual era il criterio e l’indicazione, cioè come si sarebbe formata la volontà dei commissari visto che non si era (e non si è, nda) ancora insediata la Camera di Commercio del Sud Est. E se questa volontà fosse o meno il risultato delle indicazioni espresse dalle associazioni. Mi è stato detto che erano persone competenti e io ho dichiarato che due donne e due professioniste di quel livello erano un’ottima scelta».

Ricorda male Crocetta o ha cambiato idea Castiglione? La decisione dei sindaci della Sac potrebbe riportare il pallino della roulette tra le mani del croupier e poi attendere che ciascun giocatore faccia le proprie puntate. Ma nel frattempo qualcosa è mutata. Ornella Laneri, attuale Ad della Sac SpA, ha lavorato giorno e notte per dimostrare di valere con o a prescindere dei requisiti pur sapendo che le percentuali che la vedranno rimanere superano di alcune unità il 50 per cento delle possibilità. Il Presidente Crocetta ha patito battiti di cuore e telefonate strategiche e in un moto di assoluta distensione ha incontrato domenica sera, e grazie all’impegno proprio della Laneri, Pietro Agen e Riccardo Galimberti.

Com’è finita? Intanto hanno parlato, che non è cosa da poco. Ma sembra siano stati anche fissati i punti di un saper vivere che vedrebbe maggioranza (Crocetta e i suoi commissari), opposizione (Confcommercio e associate) e dirigenza Sac far fronte comune per un risultato condiviso: la privatizzazione che, secondo Agen, non dovrebbe però passare dalla vendita immediata del 65%, ma in due step da attuare a distanza di un anno e mezzo l’una dall’altra. Una prima del 35% da fare a un privato al quale bisognerebbe garantire dei benefit – come la scelta dell’ad, ma sapendo comunque che è un incarico a termine – e poi la quotazione in borsa con il 30.

Intanto, sul piatto ci sono le nomine, “qualora venissero confermati i requisiti della Lanieri, noi come Confcommercio – afferma Agen – collaboreremo. Per anni si sono rifiutati di incontrarci, lei invece ci ha immediatamente concesso un incontro e questo è già uno stile molto diverso. Si è comportata in modo splendido e avrà il nostro pieno appoggio in tutto ciò che riterremo giusto. Non abbiamo velleità – aggiunge Agen – di mettere uomini nostri, tanto è vero che anni fa avevo indicato come amministratore il prof. Rosario Faraci. Ma in questo momento la bacchetta ce l’ha la politica. Noi abbiamo contestato, non le persone, ma il metodo con cui sono state scelte Laneri e Baglieri. Del resto, avere dei contrasti è lecito. Io li ebbi con Torrisi, poi quando mi hanno fatto il suo nome ho risposto che mi stava benissimo. E mi sta bene anche adesso. Certo, ora l’aeroporto più affascinante del Mediterraneo ha bisogno anche di garantire il territorio di Ragusa ma anche di un direttore generale con gli ultra attributi. E fare quest’ultima è forse più urgente di ricostituire gli organi. Questo è il momento delle grandi alleanze, non delle grandi divisioni. E non perché mi spavento di un possibile commissario Enac, che durerebbe un’ora o poco più e poi gli organi si riunirebbero e nominerebbero qualcun altro oppure ci penserebbe il tribunale a far giustizia, quanto perché mi sembra l’interesse della città e di tutti i territori. Pensi a un G7 senza un aeroporto che funzioni…”.

 

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