"Sprechi e danno d'immagine"| Caso Saguto, indagano pm contabili - Live Sicilia

“Sprechi e danno d’immagine”| Caso Saguto, indagano pm contabili

Il magistrato Silvana Saguto

Sotto osservazione parcelle, consulenze e gestione dei beni.

PALERMO – Da una parte il danno d’immagine provocato dall’inchiesta, dall’altro la presunta mala gestio dei beni confiscati.

La Corte dei Conti segue due filoni investigativi. Il primo è in stand by, il secondo è già entrato nel vivo. A confermarlo è il procuratore regionale Giuseppe Aloisio che si limita ad affrontare la questione per grandi linee. Già basta, però, a far capire che molto è stato fatto e molto c’è ancora da fare.

“Gli accertamenti sul possibile danno di immagine da risarcire da parte dei magistrati – spiega – è legato agli esiti dell’eventuale processo, ma siamo ancora nella fase delle indagini preliminari”.  Una fase preliminare che potrebbe arrivare presto ad una prima svolta. Pubblici ministeri nisseni e finanzieri della Polizia tributaria di Palermo sono al lavoro per chiudere il primo degli almeno cinque filoni investigativi che coinvolgono gli indagati. A cominciare dall’ex presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale palermitano, Silvana Saguto, per proseguire con gli altri magistrati coinvolti.

Le indagini contabili sul danno patrimoniale seguono, invece, un percorso autonomo. Ad esempio sarebbe stato scoperto che i beni di Pietro Lo Sicco erano stati confiscati e sottoposti ad amministrazione giudiziaria eppure il costruttore-mafioso di Brancaccio avrebbe incassato regolarmente l’affitto di 22 immobili per 14 anni.

La Procura della Corte dei Conti ha aperto l’indagine sulla base della segnalazione dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati e sequestrati. Nulla trapela sulle indagini e sul meccanismo che avrebbe regolato la riscossione degli affitti sotto la gestione dell’amministratore Luigi Turchio, nominato da diversi Tribunali in Sicilia. Se ne saprà di più quando sarà spedito l’invito a dedurre, un atto paragonabile all’avviso di garanzia delle inchieste penali.

“L’indagine sul possibili danni patrimoniali è in corso”, stavolta c’è la conferma di Aloisio. Ed non si limita alla posizione di Turchio e dei beni di Lo Sicco. Sono una decina le amministrazioni giudiziarie sotto osservazione. Si indaga sul lavoro di alcuni professionisti, su liquidazione dei compensi, parcelle, consulenze e sull’utilizzo dei beni.


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