Nuovo spazio verde in città | Apre il roseto di viale Campania - Live Sicilia

Nuovo spazio verde in città | Apre il roseto di viale Campania

Il primo roseto della città che è stato inaugurato dal sindaco Leoluca Orlando.

PALERMO – Cinquemila metri quadrati che ospitano circa cento varietà di rose, piante ornamentali, piante da frutta oltre ad un mini parco giochi per bambini, un anfiteatro e una grande fontana. E’ questo il primo roseto della città che oggi è stato inaugurato dal sindaco Leoluca Orlando in viale Campania all’interno del Parco Terrasi. Oltre al primo cittadino erano presenti, tra gli altri, il vice sindaco e assessore alla Riqualificazione Urbana, Emilio Arcuri, l’ex assessore al Verde, Francesco Raimondo, l’attuale assessore al verde, Sergio Marino, l’assessore allo Sport, Giuseppe Gini, il capo Area del settore Verde Mimmo Musacchia. I lavori del nuovo spazio pubblico che da oggi è fruibile dai cittadini sono stati curati dal personale di Ville e Giardini, del Coime, della Reset e della Rap. 

“Anche questa inaugurazione – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – è la conferma di come Palermo stia culturalmente cambiando, recuperando anche l’attenzione per l’ambiente e per la socialità in spazi verdi e accoglienti. Questo spazio, atteso da tanti anni ed oggi aperto grazie ad una straordinaria sinergia e collabora fra uffici e aziende del Comune, da adesso è fruibile a tutti i cittadini”.

“Non possiamo che essere soddisfatti – ha sottolineato l’assessore Sergio Marino – per aver portato a termine i lavori di riqualificazione di questa area, da troppi anni chiusa e in abbandono. Oggi lo riconsegniamo con un trionfo di rose, simbolo di un territorio sempre più verde e con spazi dedicati anche ai bambini”.

Ma c’è anche spazio per le voci di dissenso, a sollevarle il consigliere dell’Ottava Circoscrizione Umberto Giglio. “L’apertura è di per sé un successo considerato che lo si aspettava da circa 10 anni – dice Giglio – Convengo però con chi parla di un successo a metà, viste le numerose critiche dei primi fruitori. La totale assenza di un benché minimo spazio all’ombra ( sconsigliato a bambini ed anziani in giornate di sole), l’eccessiva cementificazione degli spazi, nessuna insegna con giorni ed orari di apertura, sprovvisto di un apposito regolamento che indichi tutto ciò che non è consentito fare e assenza di bagni pubblici. Penso che dopo una decennale attesa si sarebbe potuto temporeggiare qualche altro mese ed inaugurare dignitosamente, invece di fare sempre le cose a metà”.

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