Il piano per i termovalorizzatori | Dove non sorgeranno gli impianti - Live Sicilia

Il piano per i termovalorizzatori | Dove non sorgeranno gli impianti

Il governo ha messo nero su bianco le zone escluse e quelle "preferite" per la costruzione degli inceneritori. Ecco quali sono.

 

PALERMO – Saranno sette gli impianti di valorizzazione in Sicilia. A Crocetta non piace chiamarli termovalorizzatori, ma di sicuro, tra i sette, la maggior parte saranno proprio i cari, vecchi inceneritori. Sebbene più evoluti di quelli, ad esempio, programmati dal governo Cuffaro, e a impatto ambientale più basso. Al di là dei sofismi, però, gli impianti nell’Isola presto saranno una realtà.

E il Piano dei rifiuti illustrato ieri dal governatore, dall’assessore Contrafatto e dal dirigente generale Pirillo parla chiaro. E fissa i primi paletti. Quelli, cioè, che delimitano le zone nelle quali non potranno sorgere i termovalorizzatori e quelle, invece, nelle quali è “preferibile” che questi vengano costruiti.

Dove non sorgeranno i termovalorizzatori

E così, si può procedere per esclusione. Il Piano, infatti, precisa che in alcune zone dell’Isola sarà impossibile prevedere i nuovi impianti. A cominciare dalle zone con vincolo paesaggistico: cioè terrreni vincolati dai Piani paesistici e Piani d’ambito, vincolate a seguito del codice paesaggistico, in zone al di sotto dei 150 metri dal mare. Non si potrà costuire gli impianti, poi, in zone previste dai Piani stralcio per l’assetto idrogeologico della Protezione civile, e con vincolo idrogeologico. Ovviamente nessun impianto sorgerà in parchi e riserve naturali, e in zone “Sic” (Sito di interesse comunitario) e “Zps” (Zone speciali di conservazione). Un riferimento, quest’ultimo, molto importante, visto che queste zone corrispondono a oltre 200 siti sul territorio siciliano e a quasi il 14 per cento dell’estensione totale della Sicilia. Tra queste, le Isole siciliane, Capo Gallo e Monte Pellegrino a Palermo, i Monti Sicani (una estesa zona tra le Province di Palermo e Agrigento che comprende, tra i tanti, i comuni di Monrale, Corleone, Bivona, Caltabellotta), i Nebrodi, le Maccalube di Aragona, la zona del lago di Pergusa, i boschi siciliani, la zona di Vendicari (Noto), le Saline di Marsala e Siracusa.

Ma c’è un altro limite che restringe e di molto le zone “candidate” a ospitare il termovalorizzatore. L’impianto, infatti, non potrà sorgere a meno di tre chilometri di distanza dai centri abitati. E ovviamente nemmeno in siti Unesco o sottoposti a vincoli di natura urbanistica.

Quanti impianti verranno costruiti

Come detto, il Piano della Regione parte da due punti fermi: gli impianti, cioè, che verranno costuiti in Provincia di Palermo e in Provincia di Catania. E da un dato: i rifiuti da smaltire corrispondono a 700 mila tonnellate l’anno. Sulla base di questa quantità bisognerà “calibrare” gli impianti. E il governo Crocetta, come detto, ha deciso: due impianti dalla capacità non superiore alle 200 mila tonnellate arriveranno nei pressi delle più grosse città siciliane. Anche sulla base dei dati previsti di conferimento: a Palermo (e provincia) si prevede un conferimento rifiuti pari a 186 mila tonnellate annue, a Catania (e provincia) di 172 mila. Resterebbero quindi da smaltire circa 350 mila tonnellate. E per queste, il governo ha pensato a cinque impianti più piccoli che sorgerebbero nel Messinese (area metropolitana, provincia e isole Eolie) dove bisognerà smaltire quasi 90 mila tonnellate annue, nella zona di Ragusa-Siracusa (oltre 97 mila), nell’Agrigentino (quasi 64 mila tonnellate), nel Trapanese (quasi 59 mila) e nella zona di Caltanissetta-Enna (54 mila tonnellate annue).

Dove sorgeranno gli impianti

E così, escluse molte zone dell’Isola, quelle disponibili alla costruzione degli impianti non sono moltissime. Anzi, il Piano di Crocetta, Contrafatto e Pirillo, fornisce altre indicazioni che consentono di circoscrivere ulteriormente i territori idonei. Anzi, il Piano prevede addirittura una “griglia di priorità”. “Sono preferibili – si legge nel documento – le aree industriali, le aree già ambientalmente compromesse e comunque le aree limitrofe ad impianti esistenti o dismessi”.

Questa ultima categoria, in reatà, è quella che ha la massima priorità. Dapprima, quindi, si verificherà la possibilità di far sorgere gli impianti all’altezza di discariche in esercizio o dismesse. E così, ecco che tornano, tra le zone più indicate, quelle di Bellolampo e di Motta Sant’Anastasia dove esiste già una (discussa) discarica. Ma tra le arre idonee, in ordine di priorità, ecco le “aree industriali in esercizio, dismesse o da riconvertire a fini industriali”. E così, ecco tornare le ipotesi di Augusta per la zona di Siracusa-Ragusa e quella dell’area industriale di Caltanissetta (ma c’è ovviamente da verificare la distanza dal centro abitato), mentre meno probabile è la zona del Petrolchimico gelese, vista la vicinanza col centro abitato. Nell’Agrigentino torna la vecchia idea di far sorgere l’impianto all’altezza di una discarica dismessa nel territorio di Aragona, mentre nel Trapanese si pensa sempre alle zone prossime alle discariche.

Resta il Messinese, dove le cose si complicano. Tra le aree idonee, infatti, vengono considerate anche quelle in cui è possibile una “riconversione di impianti esistenti”. E proprio a San Filippo del Mela da mesi si discute sulla riconversione di una centrale Edipower, per la quale sarebbe già arrivato, sui tavoli romani, un progetto che coinvolge l’azienda A2A. Ma nel Messinese, la Regione, come detto, ha previsto uno smaltimento inferiore alle 90 mila tonnellate, mentre il progetto prevedeva un mega impianto da almeno 400 mila tonnellate. Che si fa, quindi? Su quei terreni deciderà il governo centrale, visto che si tratta di aree “Sin”, cioè siti di interesse nazionale. Il mini-impianto non è conveniente per gli investitori, un mega-impianto però, metterebbe nuovamente sottosopra il Piano della Regione.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI