Messina, tensione continua | Derby occasione di riscatto - Live Sicilia

Messina, tensione continua | Derby occasione di riscatto

Momento complicato per i giallorossi: Marra chiede concentrazione in vista della sfida contro il Catania.

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MESSINA – Un Messina in silenzio stampa prepara il derby di Catania, per una sfida da cui i tifosi si attendono il riscatto dopo la brutta sconfitta contro la Paganese. Da lunedì Marra sta torchiando i suoi e nella giornata di giovedì spazio alla tattica, per tentare quel blitz che manca dalla lontanissima stagione 1953/54. Marra ha a disposizione l’intero gruppo, eccezion fatta per Rea che continua a d allenarsi ma in modo blando per evitare fastidiose ricadute, con un occhio di riguardo verso i contrasti. Occhi puntati sulle scelte del mister, perchè un ko come quello di domenica potrebbe rimescolare le carte, costringendo il tecnico campano a rivedere molte cose anche quelle certezze che sembravano ormai far parte dell’identità tattica della compagine giallorossa. A livello societario a tenere banco è anche un piccato botta e risposta con l’Università di Messina, dopo l’annuncio, da parte dell’Acr Messina, della fine del rapporto con lo staff medico e di avvalersi della collaborazione dei medici Francesco Mento ed Alessio Caldarera, del fisioterapista Giuseppe Frisone e dal massofisioterapista Francesco Grioli. A supporto della società anche la Clinica San Camillo e lo studio Petralito. Un cambio di rotta rispetto all’impegno triennale preso con il Centro Medico Riabilitativo dell’Università che ha risposto così:

Per estrema chiarezza, si ricorda che la stessa società aveva siglato lo scorso giugno un accordo contrattuale triennale per affidare all’Ateneo detti servizi (nell’ambito dell’attività conto terzi), regolarmente svolti tra l’altro fino alla scorsa settimana, senza che la società abbia mai messo in evidenza alcun tipo di problematica. Alla scadenza del primo termine contrattuale per il pagamento delle spettanze dovute (14 settembre 2016) – fissate in misura nettamente inferiore ai prezzi di mercato, proprio nell’intento di agevolare una proficua collaborazione con ACR Messina – il Centro ha inviato alla stessa società un sollecito in data 23 settembre. Per quasi due settimane non è stata fornita alcuna risposta, né è stata onorata la scadenza. In data odierna, si apprende dalla stampa che la società ha invece affidato lo stesso servizio ad altri. Il Centro Medico, nel ribadire il proprio stupore per il comportamento della controparte, si riserva di tutelare nelle opportune sedi i propri interessi legati al contratto sottoscritto e la propria immagine”.

Ieri sera è arrivata la pesante risposta del club: “L’ACR Messina apprende, non senza stupore, il comunicato a firma della Direzione del Centro Medico Sportivo Riabilitativo dell’Università degli Studi di Messina. Per amore di verità e nel rispetto del contraddittorio tra le parti, si precisa che in data 28/09/2016, senza alcun preavviso, il C.M.S.R. dell’Università di Messina decideva, in spregio agli accordi convenzionati, di non far pervenire lo staff medico necessario durante l’attività atletica sportiva dei calciatori, con tutte le conseguenze connesse alla predetta decisione. Il vincolo della presenza da parte del medico è connessa, oltre che dagli accordi sottoscritti, alla diligenza che impone la intrinseca figura professionale che integra oltre l’adempimento contrattuale, l’attività sportiva esercitata dal sodalizio che – si rammenta – partecipa ad un campionato professionistico!!! La violazione in danno della società si è configurata inoltre nella totale e immediata chiusura della struttura riabilitativa che il 29/09/2016 non ha consentito ai tesserati di poterne fare uso. Stante i superiori accadimenti, preso atto della preordinata volontà del C.M.S.R. di voler inspiegabilmente recedere dalla convenzione a suo tempo sottoscritta, è stato necessario convocare d’urgenza nuovo professionista resosi disponibile, al fine di tutelare l’integrità dei calciatori e nel rispetto delle normative di legge, ancorchè federali. Come è noto, la figura del medico sportivo è obbligatoria nelle gare casalinghe, pertanto, al fine di non procrastinare la sospensione della partita contro la Paganese, è stato reso necessario adoperarsi con la massima urgenza ed evitare, peraltro, gravi sanzioni di natura economica. Fermo restando gli aspetti deontologici connessi all’improvviso e ingiustificato diniego da parte dello staff medico sanitario, occorre altresì specificare che le “postille” economiche convenzionate, protocollati in data 24/06/2016 con annesso pagamento della prima rata trimestrale, prevedevano che la decorrenza della seconda rata trimestrale, in carenza di una esatta individuazione del periodo civile e/o solare, fosse determinata a partire dal 01/10/2016. In ogni caso, tanto per non polemizzare sulla settimana in più o meno che avrebbe causato il ritardo del pagamento, la “frettolosità” di precludere il servizio sanitario è da considerarsi di “estrema gravità” sia sotto un profilo soggettivo che oggettivo, a maggior ragione se si considera che il rifiuto di prestare il servizio fosse a pochi giorni della competizione sportiva che vedeva protagonista il Messina Calcio (gara casalinga del 2/10/2016). Quanto sopra, a precisione e a tutela dell’integrità della società Acr Messina che, d’ora in poi, non accetterà – in nessun contesto – “gratuite” rappresentazioni di eventuali inadempienze, riservandosi di tutelare le proprie ragioni nelle opportune sedi, ivi compresa la vicenda correlata al predetto comunicato”.


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