La Procura accusa Basile |"Prove false per difendersi" - Live Sicilia

La Procura accusa Basile |”Prove false per difendersi”

Rosario Basile

Colpo di scena al tribunale del Riesame.

PALERMO – Rosario Basile avrebbe costruito prove false per difendersi dalle accuse di minaccia, calunnia e violenza privata nei confronti di una ex dipendente di Ksm con cui ha avuto una relazione sentimentale. A sostenerlo è la Procura che ha depositato una perizia al Tribunale del Riesame.

Secondo l’accusa, per potere arrivare al licenziamento della donna sarebbe stata simulata anche l’esistenza di una relazione con un collega. E per rendere credibile il tutto spuntarono dei messaggi. I due dipendenti, che il posto lo hanno perso davvero, hanno detto di conoscersi soltanto per ragioni di lavoro. Ed invece nel corso dell’interrogatorio di garanzia, i legali di Basile, gli avvocati Nino Caleca, Francesca Russo, Antonio Ingroia e Roberto Mangano, si erano presentati con dei tabulati che contenevano decine di sms dal contenuto molto confidenziale che i due si sarebbero scambiati nel tempo. La donna, dunque, secondo la difesa, avrebbe mentito. il patron di Ksm sarebbe rimasto vittima di un complotto dopo che dalla relazione con la donna era nato un figlio. L’esame del Dna disposto dal Tribunale civile dice che Basile al 99,9 per cento è il padre del bimbo. Lui stesso ha detto di essere pronto ad accettare la decisione dei giudici.

Venerdì il colpo di scena. Il pubblico ministero Siro De Flammineis ha contestato all’avvocato Basile di aver costruito le prove false: non ci sarebbe corrispondenza fra i dati consegnati dalla difesa e quelli ufficiali chiesti dalla Procura. Sulla circostanza sembra esserci una divergenza di vedute tra i difensori. Più prudente sarebbe stata la posizione di Caleca che non ha messo in dubbio la consulenza dei pubblici ministeri. Ingroia, invece, sostiene che sarebbe stata la Procura a prendere un abbaglio. Il Riesame domani deciderà se annullare o meno la misura cautelare nei confronti di Basile. Nei giorni scorsi il Gip ha revocato gli arresti domiciliari, obbligando il patron di Ksm ad allontanarsi da Palermo.


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