Città Metropolitane, Giuffrida: |"Legge confusa e poco chiara" - Live Sicilia

Città Metropolitane, Giuffrida: |”Legge confusa e poco chiara”

In vista delle prossime elezioni del Consiglio metropolitano, il deputato Ars chiede chiarezza.

CATANIA – “Domenica 20 novembre 2016 si procederà per la prima in Sicilia all’elezione di secondo grado dei Liberi Consorzi comunali e dei Consigli metropolitani, in base a quanto previsto dalla legge regionale 15/2015. La Riforma presenta gravi e preoccupanti lacune normative che rendono particolarmente incerte le modalità di elezioni di questi organi di secondo grado, dal momento che non risultano espressamente regolate le ipotesi dei comuni commissariati e il valore del voto ponderato espresso dai singoli consiglieri comunali secondo la fascia dei Comuni alla quale appartengono.

In particolare, la previsione normativa che regola la legittimazione attiva al voto per l’elezione degli organi metropolitani, nell’individuazione dei sindaci e dei consiglieri comuni, non disciplina espressamente la specifica situazione dei comuni commissariati (è il caso di Mineo e Mirabella Imbaccari, nell’ambito della Provincia di Catania), determinando un grave e ingiustificabile deficit democratico che impedisce alle comunità locali di concorrere alla determinazione politica dei nuovi organi. In questo modo, intere comunità locali siciliane vengono private della necessaria rappresentatività politica, perché la legge non indica espressamente se e a quali organi dei comuni commissariati sia attribuito il diritto di legittimazione attiva e passiva alla determinazione delle cariche elettive dei nuovi organi.

Tutto ciò risulta particolarmente grave dal momento che, togliendo la parola ai cittadini che non saranno più chiamati ad esprimere alle urne la loro preferenza, si istituisce un’elezione di secondo grado confusa e poco chiara, in cui il discutibile valore del voto ponderato determina un’ingiustificata disparità politica tra i comuni, ulteriormente aggravata dal mancato voto dei consiglieri comunali dei comuni commissariati.

Per tale ragione, sarebbe auspicabile un rinvio della competizione elettorale, in modo da colmare le lacune normative della legge e regolare specificamente tale vulnus democratico che potrebbe determinare l’avvio di un contenzioso tale da inficiare la legittimità dell’imminente elezione”.

 


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