CATANIA – E’ di nuovo protesta da parte dell’Usb vigili del fuoco di Catania. Il sindacato, attivo nel segnalare le mancanze, politiche e logistiche, nei confronti del corpo etneo, torna a denunciare il trattamento riservato ai pompieri siciliani, e catanesi in particolare. Stavolta, a far gridare allo scandalo il rappresentante provinciale, Carmelo Barbagallo, è la decisione di tenere dei corsi professionali non già nel polo didattico catanese ma in Puglia. “Ancora una volta la Sicilia ed il polo di Catania – afferma Barbagallo – ancora una volta viene snobbato. Ricordiamo che ne esistono solo 3 in Italia, Dalmine, Capannelle e proprio il nostro catanese. Eppure – prosegue – nella circolare è stilato il prospetto dei corsi che avverranno, entro il 2016 e per tutto il 2017, che indica che il corso per “Capo reparto”, per i siciliani sarà svolto in Puglia”.
Uno scandalo, secondo il sindacalista, perché la decisione colpirà in particolare chi, con 30 anni di servizio, vuole fare il passaggio di ruolo. “Con un polo didattico fiore all’occhiello – conclude – ci sembra una decisione che penalizza, ancora una volta, la Sicilia e Catania”.
