Pistorio: "Tavolo con Ferrovie"| Orlando: "Intervenga il governo" - Live Sicilia

Pistorio: “Tavolo con Ferrovie”| Orlando: “Intervenga il governo”

Rfi sullo stop al cantiere: "Da Sis decisione unilaterale".

Passante ferroviario di Palermo
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PALERMO – La notizia del blocco del cantiere dell’anello ferroviario scuote il mondo della politica e spinge il Prefetto di Palermo, Antonella De Miro, alla convocazione di un tavolo ad hoc. Rfi, da parte sua, condanna la decisione della Sis, definendo la scelta di licenziare 250 lavoratori “unilaterale”.

“Siamo preoccupati per quello che sta accadendo intorno ai lavori del passante ferroviario che rispetto alle previsioni originarie, conclusione entro il dicembre 2016, già oggi avevano fatto slittare il nuovo cronoprogramma al marzo 2017, ritardando l’apertura del passante e l’attivazione del servizio per Punta Raisi – dice l’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pistorio – Si tratta di tensioni contrattuali tra Rfi e la Sis alle quali la Regione è estranea in quanto soltanto ente finanziatore che ha già erogato le somme di propria spettanza, ma nonostante ciò questo contenzioso ha comunque elementi preoccupanti per l’interesse pubblico che ci impongono di intervenire. Rfi, con cui abbiamo appena parlato, ha immediatamente attivato un tavolo di gestione di questa crisi aziendale trasmettendo anche le note della Sis all’Anac per verificare eventuali violazioni di obblighi contrattuali. E’ una tensione che comunque si riverbera gravemente sulla realizzazione dell’opera su cui vigileremo essendo interesse della Regione che l’infrastruttura si concluda in tempi veloci e si attivi al più presto questo servizio ferroviario da parte di Trenitalia. Nei prossimi giorni apriremo un tavolo di concertazione, presenti i sindacati, per quanto riguarda questa ma anche le altre attività di Rfi in Sicilia che in passato hanno scontato ritardi e evidenziato un disimpegno del Governo nazionale rispetto agli investimenti ferroviari in Sicilia. Siamo convinti, dando atto al Ministro Delrio di avere condiviso con il Governo regionale le scelte sul trasporto ferroviario nell’Isola e di avere avviato in Sicilia la “cura del ferro”, che si sia aperta una nuova stagione ma gli interventi previsti non devono rimanere soltanto ipotesi di lavoro ma devono diventare lavoro reale al fine di dotare la Sicilia di infrastrutture ferroviarie in linea con la media nazionale e che oggi invece scontano un inaccettabile ritardo che va colmato rapidamente”.

Per il sindaco Orlando questa vicenda è estremamente grave per le ripercussioni che può avere sulla vita della città. Si tratta infatti di un cantiere importantissimo per la mobilità futura e per la vivibilità odierna, con attuali gravi disagi alla cittadinanza e possibili gravi ripercussioni occupazionali. Anche se formalmente la vicenda attiene esclusivamente al rapporto fra Rfi, ente appaltante, e Sis, impresa esecutrice dei lavori, l’attenzione del Comune è massima e per questo crediamo sia necessario un intervento ai massimi livelli, con un interessamento del Governo nazionale ed in particolare del Ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio. In prima istanza, anche per dare subito un segnale di attenzione forte da parte delle istituzioni, non possiamo che concordare con le organizzazioni sindacali nel chiedere un tavolo di confronto, sotto l’egida della Prefettura, al quale siamo ovviamente interessati e disponibili a partecipare. Il passante ferroviario costituisce, per la città di Palermo, un’opera di importanza strategica e non più differibile”.

“Un cataclisma: questo è l’effetto che la chiusura dei lavori del passante ferroviario ha per Palermo – dice Filippo Occhipinti dei Comitati Civici – Un colpo all’economia e all’occupazione locali, già messe a dura prova dalle vicende Almaviva, formazione e in genere dalla profonda crisi della piccola e media impresa e degli artigiani. Non so se questo è un fulmine a ciel sereno per i vertici di Rfi e per il governo nazionale, lo è certamente per Palermo e i suoi mille problemi”. “Non si può perdere un attimo – continua Occhipinti – la città e i suoi trasporti sono sventrati dai cantieri di questa opera e già un ritardo sul crono programma è un dramma perchè allunga di settimane o mesi la consegna di un’opera strategica, figuriamoci un completo blocco dei lavori cosa comporterà. Vedremo cosa il governo nazionale e quello regionale sapranno fare, specie alla luce della visita di Renzi di domani. Non servono palliativi, ma soluzioni concrete”.

“La chiusura del cantiere del passante ferroviario, che perciò rischia ora di restare incompiuto, è un’autentica vergogna. Una vergogna che ha come unico responsabile il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Per mesi e mesi, la nostra città è stata martoriata da continui lavori in corso, che hanno mandato il traffico in til, creato enormi disagi ai residenti e distrutto le attività dei commercianti. Qualcuno deve pagare per tutto questo schifo, qualcuno deve risarcire i cittadini palermitani per ciò che gli è stato fatto. Il sindaco trovi il modo di completare l’opera oppure fornisca di tasca propria un risarcimento danni prima di tutto ai commercianti. E poi, già che c’è, si dimetta”. Lo dichiara Francesco Vozza, leader di Noi con Salvini a Palermo.

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