Reset, aumentano le ore| Il Comune rivede il contratto - Live Sicilia

Reset, aumentano le ore| Il Comune rivede il contratto

La decisione della giunta Orlando.

PALERMO – Buone nuove per la Reset, la società consortile del comune di Palermo. La giunta Orlando ha infatti deciso di rimodulare il contratto di servizio prevedendo per il triennio 2016-2018 un importo complessivo di 31,6 milioni di euro, di cui 29,3 per servizi (esente Iva) e quasi 2,4 per altri costi (legati cioè al funzionamento di struttura). Un meccanismo consentito dalla decisione dell’Agenzia delle Entrate di considerare i servizi Reset esenti Iva. Il che, tradotto in parole povere, vorrà dire un aumento del monte ore da 1.818.170 a 1.857.752. Tra il 2019 e il 2025 i 31,6 milioni saranno subordinati alla disponibilità di risorse finanziarie.

LE REAZIONI
“In merito alla proposta di Giunta – scrivono in una nota Asia e Cisal – allo stato attuale si tratta solamente di una proposta che ancora deve essere sottoposta all’approvazione del consiglio comunale che, seppur già abituati ad avallare ogni atto proposto dalla Giunta, è bene che sappia che per rispettare gli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali non solo non sono sufficienti, ma sono in palese disapplicazione con quanto sottoscritto negli accordi di merito. Motivo per il quale le scriventi organizzazioni sindacali autonome ormai da mesi trasmettono periodicamente richiesta di incontro alla Giunta e alla Reset in maniera tale da affrontare il problema ed indicare come risorse necessarie indispensabili per ottemperare a quanto concordato che vengono quantificate in almeno 8 milioni annui e soprattutto strutturali. Da troppo tempo viene strumentalizzato un fatidico aumento delle ore che ad oggi non solo non trova riscontro nei fatti, ma vede i lavoratori sottoposti a mesi di aumento e mesi di diminuzione delle ore di lavoro settimanali che sono tra l’altro fortemente caratterizzate da un folto gruppo di lavoratori privilegiati che ad oggi usufruisce mediamente di 5.000 ore mensili di straordinario. Vengono continuamente sbandierati ai cittadini i servizi resi in maniera efficiente dai lavoratori Reset, senza che agli stessi venga riconosciuto il minimo essenziale previsto dalle norme contrattuali e con la massa dei lavoratori che si trova con delle retribuzioni al limite delle soglie di povertà, senza tenere in considerazione che ancora ad oggi dopo i 30 mesi di cassa integrazione sorbiti in Gesip non hanno riscosso neanche il Tfr spettante e alcuni di questi lavoratori si trovano addirittura pignoramenti in busta paga a seguito delle cessioni del quinto contratte in Gesip. Motivo per il quale siamo stanchi di ascoltare slogan pre-elettorali che continuano ad offendere l’intelligenza dei lavoratori tutti, ma che soprattutto continuano a palesare evidenti disapplicazione contrattuali delle quali non si può più fare a meno di farle emergere. Orlando convochi immediatamente il tavolo richiesto o sarà un inverno caratterizzato da manifestazioni che siamo sicuri coinvolgeranno tutti i lavoratori all’insegna di lavoro diritti e legalità”.

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