'Braccio operativo' per la droga |Il profilo di Carlo Burrello - Live Sicilia

‘Braccio operativo’ per la droga |Il profilo di Carlo Burrello

Emergono nuovi retroscena dall'inchiesta Grimaldi Square.

CATANIA – La figura di Carlo Burrello, arrestato nel blitz Grimaldi Square, potrebbe avere un ruolo molto più rilevante nello scacchiere della mafia catanese rispetto a quello di “braccio” operativo e gestore di una piazza di spaccio. Per quanto già questo ruolo sia di spessore a livello criminale, perchè significa avere la fiducia dei capi della consorteria. Un nome che fino alla retata della Squadra Mobile non era finito nei faldoni delle tante indagini (almeno quelle note ai cronisti) sulla mafia di Librino, o comunque di quel gruppo legato alla famiglia Nizza che comanda anche a San Cristoforo. Ma si arriva fino a figure di rilievo del gruppo santapaoliano della Civita.

Carlo Burrello è il genero di Marcello Magrì, da qualche anno tornato libero dopo un periodo trascorso in carcere. Marcello Magrì è il fratello del più noto Orazio, esponente di rilievo dei Santapaola. Processato per mafia e omicidi: sarebbe uno – a sentire i racconti dei pentiti – dei più spietati killer di Cosa nostra. Orazio Magrì fu arrestato in Romania dopo un lungo periodo di latitanza: solo grazie a una complessa e delicata indagine la polizia riuscì a scovare il suo nascondiglio e a catturarlo.

Ma torniamo al “gestore della piazza di spaccio del viale Grimaldi”. Questa, almeno, la ricostruzione della magistratura.  I suoi contatti (anche familiari) saranno certamente sotto l’attenzione di inquirenti e forze dell’ordine, vista la caratura criminale dei personaggi coinvolti. A questo punto l’operazione antidroga potrebbe essere solo un piccolo tassello rispetto al giro di affari “gestito” dal giovane indagato. In effetti gli equilibri di Cosa nostra catanese, anche rispetto ai vertici, sono in continuo mutamento sia perchè il fratello di Andrea Nizza (l’ex uomo d’onore Fabrizio) ha deciso di vuotare il sacco, sia perchè l’azione della mano giudiziaria su questo spicchio di città è pressante e continua. L’analisi, dunque, dei rapporti parentali porta a ipotizzare nuovi filoni investigativi attorno alla figura di Burrello.

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