Zamparini: "De Zerbi lavora bene | Dobbiamo riprenderci in fretta" - Live Sicilia

Zamparini: “De Zerbi lavora bene | Dobbiamo riprenderci in fretta”

Il patron del Palermo parla alla vigilia del match con l'Udinese. Sostiene il mister e parla di Diamanti.

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PALERMO – Si potrebbe pensare che la sfida tra Palermo e Udinese sia sempre una specie di derby personale per Maurizio Zamparini. Eppure, stando a quanto si legge nell’intervista realizzata dal Corriere dello Sport, il patron del club di viale del Fante sente questa partita molto meno rispetto a quanto si possa pensare, considerando le origini friulane del numero 1 rosanero: “Palermo-Udinese non mi ha mai eccitato… Una partita come le altre… Da ragazzino, quando giocavo attaccante nel campetto del paese e fino ai venti, venticinque anni tifavo Udinese. Pozzo, dal punto di vista tecnico, è il miglior presidente che l’Udinese abbia mai avuto. E bisogna andarne fieri perché questa cittadina di centomila abitanti ha una squadra in Serie A. Complimenti dunque. Pozzo ha la fortuna di un figlio che fa l’imprenditore del calcio. È tutto diverso. Loro vivono all’interno della società e stanno sempre in sede. E fanno dell’Udinese una vera e propria attività, Io vado a Palermo raramente, per me il Palermo è passione”.

Uno Zamparini che torna a parlare della possibilità di vedere investitori stranieri per il suo Palermo. Com’è già accaduto per la Roma e sta accadendo per le due milanesi, anche i nuovi soci rosa potrebbero non parlare italiano: “È il dinamismo e non solo del calcio, un cambio generazionale. Prima, i presidenti avevano un ritorno politico, gli imprenditori erano italiani e nella ricostruzione del paese mettevano dentro il calcio per una questione di immagine e per opportunità di lavoro. Nel mondo di oggi c’è la globalizzazione anche degli investimenti. E con la crisi è chiaro che gli uomini d’affari arrivino da tutte le parti. Industriali da accogliere a braccia aperte e con il tappeto rosso perché portano ricchezze e prospettive di occupazione. Il calcio inglese è diventato il primo del mondo. E non sono più i cinesi che ci portano via le fabbriche a Prato o a Carpi”.

Palermo-Udinese è anche la sfida tra De Zerbi e Delneri. Il primo è l’attuale allenatore di una squadra che sta provando a uscire dalle sabbie mobili col gioco, il secondo è una vecchia conoscenza di Zamparini: “Non ricordo proprio
bene l’era Delneri, forse i risultati (cinque sconfitte in sette partite, ndr). Mi è rimasta l’impressione di una persona molto per bene e di un ottimo allenatore peraltro sempre stimato, tanto che lo avevamo contattato per il dopo Iachini. De Zerbi non è integralista, deve crescere e convincersi. E continuare alla sua maniera. Sta lavorando benissimo. Ho avuto allenatori inesperti che si sono imposti come Spalletti, Prandelli, Zaccheroni. Non ricordo un altro Palermo giocare con questo atteggiamento e con spavalderia”.

Il Palermo ha sconfitto l’Udinese in entrambe le gare dello scorso campionato. Zamparini ricorda questo doppio precedente, e spera che sia di buon auspicio per domani sera: “Provvidenziale e anche un po’ fortunato… Almeno a Udine. In casa ci diede coraggio. Era l’avvio di Schelotto. Speriamo di ripeterci, per noi è una partita molto importante. Siamo tartassati dagli incidenti, difesa ko, Trajkovski e Balogh ancora fuori, Quaison appena rientrato. Altri giocatori in infermeria. Credo sempre in questo allenatore e nel fatto che ci riprenderemo. Ma bisogna fare in fretta. È questo il problema. Credere nel progetto è fondamentale. Tre anni fa, siamo retrocessi con una squadra più forte di oggi proprio per mancanza di convinzione”.

Ultima battuta su Alessandro Diamanti. È stato lui il giocatore più forte tra quelli arrivati dal mercato estivo, Zamparini propone per lui un paragone con un altro “grande vecchio” che ha indossato la maglia del Palermo di recente: “Mi è sempre piaciuto ha una certa età, va centellinato, stesso discorso di Gilardino, un… diamante da mostrare al momento opportuno. Non da sfiancare. Come fantasisti alla Cassano”.


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