Il Trapani sogna il colpaccio |Cosmi: "Sorprendiamo il Verona" - Live Sicilia

Il Trapani sogna il colpaccio |Cosmi: “Sorprendiamo il Verona”

Testa-coda da brividi al "Bentegodi": il tecnico granata sogna di ribaltare il pronostico.

calcio - serie b
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TRAPANI – Sulla carta, un testa-coda senza storia. La sostanza può dire qualcosa di diverso. Una vigilia meno complicata di tante altre per Serse Cosmi, pronto ad affrontare il Verona al “Bentegodi”: “A essere sinceri, speravo di incontrare il Verona in Serie A, in virtù di una loro salvezza e di una nostra promozione. Ma non è più tempo di pensare a quel che è stato, la dura realtà è la gara di domani. Da 14 anni non incontro i gialloblù, ovvero dai tempi del Perugia. Il contesto del “Bentegodi” è straordinario, spero che anche la squadra abbia la voglia di misurarsi con un ambiente importante che obiettivamente c’entra poco con la Serie B. I ragazzi devono provare a giocarsela, contro un avversario di spessore. Dobbiamo avere come obiettivo quello di dire la nostra”.

Cosmi sogna l’impresa, inutile nascondersi. Il successo contro il Benevento ha riacceso un entusiasmo parzialmente smarrito dopo un avvio di stagione parecchio complicato: “Gli stimoli sono tantissimi, quando incontri una corazzata come quella gialloblu. Sognare l’impresa non costa nulla, naturalmente ci sono gli avversari che hanno una carriera e un presente interessante come Pazzini e Romulo. Bisogna andare in campo col sapore di potere fare qualcosa di straordinario. La prima vittoria era diventata un’ossessione, una volta raggiunta credo che i giocatori abbiano capito che armi bisogna mettere in campo per ottenerne altre. Il successo col Benevento spero possa agire da propellente per inanellare una serie di prestazioni e, possibilmente, di risultati necessari per allontanarci dalle zone a rischio della classifica”.

Il tecnico granata, infine, torna sulla scelta del ritiro. Una scelta adottata dopo Bari, al termine di una gara difficile da commentare: “In passato ero piuttosto contrario ai ritiri, ricordo di aver litigato parecchie volte con Gaucci su questo tema. Il tempo e l’esperienza, in realtà, ti danno l’opportunità di comprendere alcune dinamiche e di cogliere gli aspetti positivi di situazioni e contesti che in passato facevi fatica ad accettare. Ci sono momenti in cui la squadra ha bisogno di stare insieme, di confrontarsi, di prepararsi in una certa maniera senza pensare ad altro. A tutti è stato concesso un giorno per dedicarsi alle proprie famiglie, dopodiché abbiamo ripreso il lavoro in vista del match di Verona. Adesso è il momento di andare in campo”.


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