“Aboliamo Riscossione e aggio | I dipendenti andranno alla Regione” - Live Sicilia

“Aboliamo Riscossione e aggio | I dipendenti andranno alla Regione”

L'amministratore unico della società scrive a Crocetta: “Il sistema dell'esattoria è fallito”.

PALERMO – “E’ arrivato il momento di un tuo provvedimento in Sicilia che sia da esempio per l’Italia, ti chiedo di abolire l’aggio ed eliminare l’esattoria, riportando funzioni e personale nel dipartimento economia della regione”. La sorprendente richiesta è stata messa per iscritto, in una lettera firmata dall’amministratore unico di Riscossione Sicilia Antonio Fiumefreddo e inviata al presidente della Regione Crocetta.

Chiudere Riscossione Sicilia, eliminare l’aggio e trasferire il personale alla Regione. Il progetto è quantomeno spiazzante. Fino a pochi mesi fa, infatti, la difesa dell’agenzia di riscossione tutta siciliana era stata il primo pensiero del presidente Crocetta. E il culmine di questa “guerra” della riscossione arrivò durante una seduta dell’Ars in cui i deputati negarono la ricapitalizzazione di un ente da anni in pesante passivo. Per Crocetta, in quei mesi, la difesa di Riscossione Sicilia coincideva con la difesa dello stesso Statuto siciliano, dell’autonomia dell’Isola.

Adesso, è lo stesso Fiumefreddo che gli chiede di liqudiare l’azienda. “In Sicilia, – spiega nella sua lettera – ma non è stato diversamente nel resto del Paese, il modello dell’esattoria ha corrisposto ad una gestione del potere che ha fatto della leva fiscale, non di rado, una clava usata arbitrariamente, ma quasi sempre a spese dei cittadini meno abbienti”.

Chiuderla, quindi. “L’autonomia della Sicilia – spiega Fiumefreddo a Livesicilia – non si difende tenendo in piedi una società che ha bisogno di centinaia di milioni di infrastrutture. Ma mantenendo in Sicilia la prerogativa della riscossione, attraverso gli uffici dell’assessorato all’Economia. Possiamo essere poi i primi in Italia ad abolire l’aggio, che è uno strumento obsoleto, ottocentesco”.

Per l’amministratore della società regionale, per fare tutto questo bastano “dieci giorni. Per questo motivo – aggiunge – ho chiesto di essere convocato dalla commissione bilancio all’Ars per illustrare questo progetto”. Un progetto che dovrebbe passare attraverso, ovviamente, delibere di giunta. Quindi attraverso la decisione di Crocetta e del suo governo.

“Sono certo – chiude Fiumefreddo la sua lettera al governatore – che coglierai e sosterrai l’importanza di questa battaglia, che affido a te e alla sensibilità di quanti partecipano oggi dei dolori dei cittadini interrogandosi sulle risposte da dare”.

E l’idea sembra già convincere anche pezzi di opposizione. Nonostante i dubbi ancora legati a una possibile realizzazione concreta: “Sicuramente – ha commentato il capogruppo di Forza Italia all’Ars Marco Falcone – le riflessioni appaiono suggestive pur mancando la necessaria chiarezza sull’attuazione pratica del progetto. Premesso che la liquidazione di Riscossione è una battaglia intrapresa da Forza Italia già un anno fa, e considerato che ai contribuenti che pagano entro i 60 giorni viene calcolato l’aggio solo nella misura del 3 per cento e dell’1 per cento nel caso di pagamento volontario, resta da chiarire chi si caricherà l’onere della riscossione, e come potrà avvenire il transito dei 698 dipendenti, senza soluzione di continuità, alla Regione siciliana. Forza Italia – conclude Falcone – presenterà – un emendamento nell’assestamento di bilancio”. Eccolo, il “contropiede” di Fiumefreddo, proprio nei giorni in cui si discute a livello nazionale dell’abolizione di Equitalia. Abolire Riscossione, la stessa società per la quale Crocetta era pronto a mettere in discussione, pochi mesi fa, il futuro del suo governo.


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