Il Patto per Palermo diventa realtà| Sbloccati 700 milioni di euro - Live Sicilia

Il Patto per Palermo diventa realtà| Sbloccati 700 milioni di euro

La Corte dei Conti "libera" le somme, che si aggiungono al Pon Metro. Prime gare entro l'anno.

L'elenco delle opere
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PALERMO – Oltre 764 milioni di euro per riattivare opere, avviare cantieri, ammodernare strutture nei campi della mobilità, del turismo, della cultura, della riqualificazione urbana, dell’ambiente e delle attività produttive. Un pacchetto chiamato “Patto per Palermo”, firmato dal premier Matteo Renzi e dal sindaco Leoluca Orlando, che dopo mesi di annunci adesso diventa finalmente realtà.

Perché al di là delle firme ufficiali e delle foto di rito, il timore era che questo Patto diventasse un’altra incompiuta, persa fra i meandri della burocrazia. E invece, con una velocità che ha lasciato di stucco persino Palazzo delle Aquile, il traguardo è ormai raggiunto: la Corte dei Conti, lo scorso 2 novembre, ha infatti registrato le delibere Cipe che, tradotto dal burocratese, significa che adesso i soldi sono reali e sono pronti per essere spesi.

Una manna dal cielo per Palermo, visti soprattutto i numeri del Patto firmato lo scorso 30 aprile: 764 milioni di cui 332 messi dal governo nazionale, 432 a disposizione del Comune tra fondi propri, Agensud, Esco, statali, europei ed ex Gescal, oltre a 9 milioni di economie. Un tesoretto che, se sommato al centinaio di milioni del Pon Metro, ai 18 del bando per le periferie e all’Agenda urbana con Bagheria, potrebbe dare il via a una rivoluzione per la città.

“Grazie al Pon Metro e al Patto per Palermo adesso è possibile avere un quadro chiaro delle possibilità di intervento operativo del Comune, in base a una visione di città che deve essere trasformata – commenta il sindaco Orlando – Il cambio culturale che intendiamo portare avanti ha bisogno di strumenti operativi come il Pon Metro e il Patto per Palermo, inseriti nel Piano Triennale che rientra in quel bilancio che, tra i pochi enti locali siciliani a farlo, siamo riusciti ad approvare”.

Una montagna di denaro pubblico che andrà speso nell’arco dei prossimi anni, anche se 65 milioni dovranno essere impiegati entro il 2017: le somme destinate ai servizi potranno essere subito attivate mentre per le opere infrastrutturali, per le quali serve la gara d’appalto, bisognerà aspettare marzo o aprile del prossimo anno. Tempi insolitamente brevi, che fanno ben sperare dalle parti di piazza Pretoria.

TRAM E VIALE REGIONE Ma cosa prevede di preciso il Patto per Palermo? Gli uffici comunali hanno finalmente spacchettato le voci e adesso il quadro è molto più completo. Partiamo dalle infrastrutture, che riguardano non solo il tram (521 milioni), ossia le linee Balsamo-Croce Rossa, Notarbartolo-Libertà e Calatafimi-Orleans, ma anche viale Regione Siciliana: nell’elenco ci sono il raddoppio del ponte Corleone (17 milioni), lo svincolo Perpignano e interventi fino in via Belgio (34 milioni), interventi di manutenzione stradale (855 mila euro) e la riattivazione delle torri faro all’altezza degli svincoli (320 mila euro).

RISCHIO FRANE Un milione sarà impiegato per potenziare bike e car sharing, 2,7 per il completamento dell’anello telematico e ben 57,6 milioni per prevenire frane e smottamenti: dal cotone roccioso di Monte Gallo che sovrasta Mondello all’area della colonia estiva comunale, da Vergine Maria all’Addaura (30,5 milioni), da Boccadifalco (3,7 milioni) al cimitero dei Rotoli (8,5 milioni), passando per Capo Gallo (2,8 milioni), via Monte Ercta e via Annone.

FIERA E CULTURA Tre milioni saranno impegnati per la Fiera del Mediterraneo, 1 milione per l’auto-imprenditoria e un altro suddiviso fra restauro, consulenza ai giovani imprenditori e stakeholder. Al Teatro Massimo andranno 24,2 milioni di cui 21 per restauri, 500 mila euro per PalermAppY (sistema di comunicazione sui percorsi turistici) e il resto delle somme per varie iniziative fra cui Opera Camion, Biennale del Mediterraneo, Festival delle letterature migranti, Sicilia Queer, Vie dei Tesori, Marina di Libri, i 400 anni del conservatorio, la Macchina dei sogni, Efebo d’Oro, studi danteschi e il Festival di Morgana.

SCUOLE E PARCHEGGI Infine 32 milioni saranno per due grande poli scolastici, a nord e a sud, 2,8 milioni per Tetra, un nuovo sistema di comunicazione radiomobile fra i vigili di Palermo e quelli dell’area metropolitana, e 71 milioni per un’altra serie di interventi: un parcheggio all’Albergheria (3 milioni), la trasformazione in greenway delle linee ferroviarie dismesse Palermo-Monreale (4,7 milioni), restauro dei Cantieri della Zisa (3,6 milioni), illuminazione dei monumenti (1 milione), copertura del canale Boccadifalco (1 milione), interventi sull’edilizia pubblica a Borgo Nuovo, allo Sperone e allo Zen (47 milioni).

PON METRO Un piano complessivo che, come detto, si sommerà al Pon Metro che da solo vale 86 milioni, più fino ad altri 30 di premialità. “Per il Pon Metro non dovremo passare dalla Regione – spiega il Professore – ed entro l’anno bandiremo alcuni interventi che ci consentiranno di agire su agenda digitale, energia, mobilità, inclusione sociale, assistenza tecnica e comunicazione”. In particolare potranno partire entro dicembre i 5,5 milioni per il ripristino dei punti luce, 3,5 milioni per Luci sul mare sul porto fenicio, 1,5 milioni per la riduzione del consumo energetici dei semafori, 600 mila per i controlli ai varchi Ztl, 400 mila euro per il monitoraggio delle corsie riservate, 2,7 milioni per tracciare in tempo reale gli autobus, 582 mila euro per il potenziamento della flotta bus, 577 mila per 5 scuolabus, 8,9 milioni per gli autobus a metano, 375 mila euro per 5 minibus, 1,1 milioni per validatrici a bordo degli autobus, 200 mila euro per i pannelli con informazioni sulla mobilità, 2,6 milioni per il recupero dell’immobile di vicolo Parisi per l’accoglienza notturna, 130 mila euro per un intervento analogo in via Messina Marine e 1,3 milioni per recuperare immobili con valenza sociale.

“Questo è il risultato dell’armonia delle varie aree del Comune – dice il vicesindaco Emilio Arcuri – non solo opere, ma anche servizi alla persona. Quello che traspare nettamente dal Pon Metro e dal Patto per il Sud è un cambio radicale di rotta che è di tipo culturale, che si riferisce alla tutela del territorio e alla protezione delle persone. Abbiamo risolto la vecchia scissione fra i lavori di manutenzione e le opere nuove: le due cose camminano insieme e dovrà essere così anche in futuro. I lavori di protezione dal rischio idraulico e geomorfologico delle colline attorno alla città ne sono un esempio”.

Ci sono poi altri fondi in cantiere: non solo quelli di Agenda Urbana, insieme a Bagheria, per i quali si aspetta il via libera dalla Regione, ma anche quelli della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le periferie. Palermo ha presentato progetti per 18 milioni, la Città Metropolitana per altri 40. Renzi, all’assemblea Anci di Bari, ha assicurato che tutti i progetti esecutivi presentati, pari a 2 miliardi, saranno finanziati, anche se adesso bisognerà fare i conti con l’emergenza terremoto che potrebbe dirottare in Centro Italia le risorse.

“In generale si tratta di opere fornite di progetto esecutivo e quindi pronte ad andare in gara, senza bisogno di modifiche urbanistiche e tutto grazie al personale interno del Comune a cui va espresso apprezzamento – dice il sindaco – Gli stessi uffici che hanno fatto un grande lavoro anche con lo schema di massima del Prg, approvato con un solo emendamento dal consiglio comunale che ringraziamo. Ed entro qualche mese avremo il Prg su scala 1 a 2 mila”.

LE REAZIONI

“Grazie al governo Renzi il ‘Patto per Palermo, che destina oltre 750 milioni di euro alla citta’, puo’ iniziare a produrre risultati concreti”. Lo dice Alice Anselmo, presidente del gruppo PD all’Ars, a proposito della notizia dello ‘sblocco’ dei fondi del Patto, firmato nei mesi scorsi, grazie al quale potranno essere realizzati una serie di interventi nel campo della mobilita’, infrastrutture, opere pubbliche, cultura, scuole, parcheggi, sicurezza. “Credo che i palermitani, ad iniziare dai rappresentanti dell’amministrazione comunale, dovrebbero ringraziare il presidente Renzi per la serieta’ e la velocita’ con la quale ha mantenuto gli impegni presi con la citta’. Siamo di fronte all’ennesimo segnale d’attenzione del governo nazionale per la Sicilia e per il Sud. Grazie agli interventi previsti dal ‘Patto per Palermo’ il capoluogo potra’ crescere, e i cittadini potranno avere a disposizione nuovi servizi. Il governo nazionale ha fatto la propria parte – conclude Anselmo – adesso tocca all’amministrazione comunale: siamo certi che, ad iniziare dal sindaco Leoluca Orlando, ognuno fara’ il massimo per cogliere questa straordinaria opportunita’ di sviluppo per la citta’”.

 


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