Il ministro Galletti a Misterbianco |"I Comuni rispettino le regole" - Live Sicilia

Il ministro Galletti a Misterbianco |”I Comuni rispettino le regole”

Questo pomeriggio la visita del ministro all'Ambiente, Gian Luca Galletti.

Ambiente e rifiuti
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MISTERBIANCO. “Le regole io le ho date e sono chiare. Ma tocca alle Regioni e ai Comuni impegnarsi nell’esercitarle”. Lo ha detto questo pomeriggio il ministro dell’Ambiente e per la tutela del territorio, Gian Luca Galletti nel corso della sua visita lampo a Misterbianco. Un incontro pressoché simbolico, in cui il ministro ha voluto fortemente ribadire come la risoluzione della gestione del problema rifiuti spetti alla Regione, chiamata ad agire con senso di responsabilità e nel pieno rispetto delle regole fissate dallo Stato. Ad accoglierlo nella sala consiliare della sede storica del comune di Misterbianco c’erano il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo; Anastasio Carrà, sindaco di Motta Sant’Anastasia, quali amministratori dei due Comuni interessati dalla presenza della discarica; l’onorevole Pd Giuseppe Berretta, gli esponenti dei comitati no discarica e poi tanti cittadini.

“Non sono un buon politico, quindi mi scuserete della franchezza che utilizzerò verso di voi – ha subito precisato il ministro, non appena ha preso parola – Ho un obiettivo per quanto riguarda i rifiuti: ovvero quello di richiamare tutti coloro i quali hanno delle responsabilità nell’esercizio delle funzioni a rispettare fino in fondo le regole. Non voglio che continui in Italia il gioco dello scarica barile in cui non si sa mai chi deve fare le cose. Alle Regioni tocca il compito di chiudere il ciclo integrato dei rifiuti. A me tocca dare le regole e controllare che vengano rispettate. Ci sono Regioni che hanno rispettato le regole fissate sul ciclo integrato dei rifiuti”. Norme che il ministro ha ricordato velocemente: “Raggiungimento di almeno il 65% di raccolta differenziata, abbassare del 10% la quantità di rifiuti conferiti in discarica così come stabilito dalla recente direttiva dell’Unione Europea e iniziare la prevenzione riducendo la produzione complessiva dei rifiuti. Se guardo a questi dati – evidenzia Galletti – non abbiamo raggiunto tale percentuale sulla differenziata, ma abbiamo invece un dato scandaloso per quanto riguarda i rifiuti portati in discarica: un 40% dei rifiuti in Italia va ancora in discarica”.

Insomma, il ministro Galletti non ha scelto la strada della demagogia per spiegare ai cittadini come stiano le cose, ma ha usato invece il linguaggio della razionalità e del pragmatismo. E da un lato non si può dar torto ad un ministro che in maniera velata accenna al fallimento delle strategie dei vari governi siciliani nella gestione dei rifiuti. E a un modus operandi fondato sulla reiteraterazione di ordinanze emergenziali. “Le Regioni – ha continuato – devono presentarmi sulla base delle regole che io ho fissato un piano di chiusura del ciclo integrato che rispetti questi dati. Lo dico al comitato: se ci fosse anche solo una Regione italiana capace di mettere in atto un piano per il ciclo integrato a rifiuti zero sarò il primo ad applaudire”. Galletti qui allude all’impossibilità di risolvere il problema della gestione dei rifiuti in Sicilia senza ricorrere alla realizzazione dei termo valorizzatori. “Se c’è una Regione – ha detto – che riesce a portare la raccolta differenziata al 90% e conosce poi un modo alternativo di smaltire il 10% rimanente ben venga e sarò felicissimo di portare quel modello di gestione in tutto il mondo. Ma attendo però questo piano che devo ancora validare”. Al momento, la Regione siciliana ha adottato in via provvisoria un piano dei rifiuti monco, il cosiddetto “piano stralcio” che andrebbe quanto prima aggiornato. “Secondo i calcoli effettuati sulla Regione siciliana – ha evidenziato ancora Galletti – viene fuori che pur riuscendo a portare la raccolta differenziata a percentuali del 65% e riducendo il conferimento in discarica e la produzione dei rifiuti, rimarrebbero comunque ancora 700 mila tonnellate di rifiuti che non si sa come smaltire. Ebbene questo è un problema che la Regione dovrà dirmi come intenderà risolverlo. Dal punto di vista ambientale – ha chiosato – è il peggio che possiamo avere”.

La Sicilia qualche mese fa si è trovata in una situazione di emergenza – ha ricordato il ministro – con i rifiuti per strada, che ho visto personalmente anche adesso venendo qui. In tale circostanza con il governatore abbiamo siglato un accordo ponendo degli obiettivi che la Regione è tenuta ad assolvere tramite una serie di azioni sul territorio. Primo fra tutti l’incremento della percentuale della raccolta differenziata. Ogni quindici giorni stiamo monitorando questa situazione e sto già riscontrando miglioramenti”.

Non è mancata poi una tirata d’orecchie da parte del ministro che ha evidenziato come siano basse le percentuali di raccolta differenziata in Sicilia. “La raccolta qui a Misterbianco è al 60% ma ci sono molti comuni limitrofi dove siamo ancora al 3%. Addirittura si registra un calo rispetto al 2014. Questi dati mi preoccupano. La gestione dei rifiuti e la relativa impiantistica può funzionare solo se c’è la collaborazione di tutti. Soprattutto se si vuole portare nel medio termine ad una chiusura della discarica così come avevamo parlato qualche giorno fa con il sindaco Di Guardo in visita a Roma”. E conclude: “Portare i rifiuti all’estero è un qualcosa che posso permettere solo per un periodo limitato, non può diventare quella la maniera ordinaria di gestire i rifiuti, ovvero portandoli in giro per l’Italia”.

Un intervento che non è sembrato però aver pienamente corrisposto le aspettative della cittadinanza o dei comitati no discarica. Non sono mancate infatti le dure contestazioni nel corso dell’intervento da parte del pubblico che chiedeva una posizione più incisiva nei confronti della discarica.

“E’ un fatto storico che un ministro dell’Ambiente venga qui a Misterbianco – ha detto invece il primo cittadino, Nino Di Guardo. Siamo soddisfatti e fiduciosi. Non ci fermeremo fino a quando non si metterà la parola fine sulla discarica”. La patata bollente ora passa nelle mani del governatore Rosario Crocetta che è attesissimo a Misterbianco per il prossimo 2 dicembre. La visita di quest’oggi del ministro Galletti è avvenuta a margine della missione romana dei due sindaci Di Guardo e Carrà che avevano ricevuto precisi impegni dal Ministro sulla vicenda discarica. Rassicurazioni che poi erano state fatte proprie dal presidente della Regione Crocetta. Impegni che dalla prossima settimana dovrebbero diventare concrete con il divieto di scarico della frazione umida nell’impianto di Valanghe d’Inverno.

 

 


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