Rossi: "De Zerbi sa cosa fa |Zamparini lo tenga stretto" - Live Sicilia

Rossi: “De Zerbi sa cosa fa |Zamparini lo tenga stretto”

Intervista esclusiva di Live Sicilia Sport al tecnico romagnolo, alla vigilia di Bologna-Palermo.

calcio - serie a
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PALERMO – Delio Rossi non si è mai lasciato Palermo alle spalle, e in un certo senso lo si capisce dal modo in cui parla del rendimento attuale della squadra. Intervistato in esclusiva da Live Sicilia Sport, il tecnico di Rimini è convitnto del fatto che la formazione di Roberto De Zerbi abbia raccolto meno di quanto abbia prodotto nelle prime dodici giornate di campionato: “Sicuramente sì, purtroppo si fanno degli errori o si lasciano delle occasioni agli avversari, quindi si parla soprattutto dei demeriti degli avversari. Il ritiro come soluzione per uscire dalla crisi? Dipende da come viene visto. Se viene organizzato a scopo punitivo non ha senso, se viene organizzato per preparare meglio una partita senza distrazioni può andare bene, ma dipende da gruppo a gruppo. Non esiste una regola certa, un ritiro non risolve i problemi di una squadra a priori”.

Si è parlato spesso del fatto che De Zerbi faccia praticare al Palermo un calcio che non rispecchia appieno il valore tecnico della rosa. Rossi risponde così, facendo capire di apprezzare la voglia di far fare un tipo di gioco propositivo ai suoi giocatori: “Penso che un allenatore abbia la squadra sotto mano tutti i giorni, e quindi in base a ciò che ha decide come mettere in campo e far giocare la squadra. Soprattutto se c’è fiducia in un allenatore bisogna lasciarlo andare avanti. Parlare da fuori è facile, ma chi meglio di un tecnico può sapere cosa ha a disposizione e come far giocare una squadra. Se ritiene di andare avanti con le proprie idee, buon per lui, ma cambiare perchè te lo dice qualcun altro non ha senso”.

E nonostante cinque sconfitte consecutive, De Zerbi non ha ancora rischiato, nè visto andare in pratica l’ipotesi dell’esonero. Delio Rossi non è sorpreso da tutto ciò, ribadendo il concetto secondo il quale Zamparini non può essere insoddisfatto dal tipo di lavoro che il suo collega sta facendo a Palermo: “Io penso che il presidente valuti a 360° il lavoro del proprio allenatore. Se decide di proseguire con lui, vuol dire che crede nel suo lavoro. Mi sorprende di più la situazione opposta, ovvero che un allenatore venga allontanato in base solamente ai risultati”.

Si parla al racconto della sua avventura a Bologna, iniziata con la promozione in serie A di una squadra presa a campionato cadetto in corso, ma conclusa con l’esonero nel mese di novembre. Rossi crede che la proprietà americana del club felsineo avrebbe potuto avere un po’ più di pazienza, considerando anche la bontà del lavoro fatto dal suo successore Donadoni: “Non è che qualcosa non funzionò, si fecero soprattutto delle scelte con la società: mantenere il gruppo oppure cambiarlo totalmente dopo la promozione. Si decise di cambiare circa venti giocatori, e soprattutto al primo anno ci possono essere dei problemi. Diversi giocatori, come Destro, Giaccherini e Donsah, arrivarono nelle ultime ore di mercato, e per quanto potessero essere buoni avevano bisogno di tempo. Avevamo allestito una rosa che poteva tranquillamente restare in serie A, e ci riuscì infatti. Magari non si è avuta la giusta pazienza”.

Dal giorno dell’addio alla panchina del Bologna, Delio Rossi non ha più avuto un incarico da allenatore. Ma ai nostri microfoni il tecnico romagnolo fa capire che non sono mancate le chiamate nei suoi confronti. Chiamate rifiutate per svariati motivi, come svela lo stesso Delio: “Sì, ho avuto più di un contatto. Sono stato anche vicino a tornare in panchina, c’era questa possibilità ma non si è concretizzata, perchè ho ritenuto che non fosse il caso oppure perchè sapevo che non avrei avuto esercitare al meglio il mio modo di fare calcio, ma sono sicuro che l’opportunità arriverà presto. Palermo? No, assolutamente no”.

Si chiude con alcune considerazioni sulla gara in programma domenica al “Dall’Ara”. Rossi è convinto di vedere una partita divertente e dall’esito incerto, considerando anche la delicatezza di una gara da giocare dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali: “Sono due squadre che hanno avuto un rendimento diverso. Il Bologna era partito un po’ meglio prima di calare, il Palermo invece ha avuto più o meno sempre lo stesso trend. Però queste sono partite che si giocano sul filo. Non riesco neanche a dire chi potrebbe essere decisivo da una parte o dall’altra, anche perchè dipende soprattutto da come rientrano i giocatori dopo la sosta per le Nazionali, oltre che da altre condizioni. Mancano alcuni elementi da una parte e dall’altra, mi auguro che possa essere una bella partita”.


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