Truffa ai danni del Comune |A giudizio l'ex presidente del Consiglio - Live Sicilia

Truffa ai danni del Comune |A giudizio l’ex presidente del Consiglio

Il processo a Raffaele Musumeci si aprirà il 6 ottobre 2017.

GIARRE. Con l’accusa di truffa ai danni del Comune di Giarre il gup di Catania Francesco D’Arrigo ha rinviato a giudizio, stamani, l’ex presidente del consiglio comunale giarrese Raffaele Musumeci. Secondo la Procura di Catania avrebbe percepito indebitamente, nell’ultima legislatura dell’era Sodano, tra il 2008 ed il 2013, circa 45mila euro dall’ente, avendo omesso, con artifici e raggiri, di comunicare il proprio status di dipendente pubblico. Raffaele Musumeci, infatti, svolge servizio presso l’ospedale Sant’Isidoro di Giarre, in qualità di coordinatore del personale paramedico. Circostanza che avrebbe dovuto comportare una riduzione del 50% dell’indennità prevista per il suo ruolo politico.

Stamani nel corso dell’udienza preliminare il pubblico ministero Alessandra Tasciotti, sulla scorta delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Riposto, ha chiesto il rinvio a giudizio. Una richiesta a cui si è associato anche Alfredo Grasso, legale dell’ente, costituitosi oggi parte civile. 

Nella sua arringa Orazio Scuderi, difensore di fiducia dell’imputato, aveva evidenziato l’assoluta mancanza di responsabilità del proprio assistito. Innanzitutto non vi sarebbe, ha detto il legale, alcuna norma nel vigente ordinamento giuridico che imporrebbe la comunicazione all’ente della propria posizione lavorativa. Ma c’è di più. Raffaele Musumeci, ha sottolineato il legale, non avrebbe mai nascosto la professione svolta, ribadendola più volta anche in aula consiliare. A commettere l’errore sarebbero stati i dirigenti del comune: Maurizio Cannavò, Giuseppe Panebianco e Letterio Lipari, che avrebbero apposto le firme necessarie, ognuno per il proprio settore di competenza. Nessuna prova ci sarebbe agli atti su tentativi da parte del proprio assistito di mettere in atto raggiri. La somma indebitamente percepita, inoltre, è già stata restituita all’ente. Sentenza di non luogo a procedere, la richiesta conclusiva del legale. Ma per il giudice ci sarebbero elementi sufficienti per sostenere l’accusa in dibattimento. Il processo si aprirà il 6 ottobre 2017.

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