Partinico, Far West in ospedale| Pestato un infermiere: un arresto - Live Sicilia

Partinico, Far West in ospedale| Pestato un infermiere: un arresto

Polizia e carabinieri hanno bloccato e arrestato per lesioni gravissime David Giambrone, 36 anni.

IN PROVINCIA DI PALERMO
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PARTINICO (PALERMO) – Una frattura scomposta allo zigomo e un’altra all’osso temporale, con una prognosi di trenta giorni e la paura ancora addosso. Una notte da incubo quella di un infermiere dell’ospedale Civico di Partinico, sorpreso alle spalle e aggredito da un paziente giunto al pronto soccorso perché accusava problemi cardiaci. “Un’aggressione brutale e vile – dice il direttore generale dell’Asp di Palermo, Antonio Candela – figlia di una violenza bestiale che sarà perseguita in tutte le sedi competenti”.

L’infermiere sarebbe stato colpito ripetutamente. “Il paziente accusava delle palpitazioni – spiega il dottore Enzo Provenzano – dovevamo quindi effettuare tre prelievi, uno ogni tre ore, come prevede l’iter nei casi di un presunto cardiopalma. Lui, un uomo di nostra conoscenza, è andato su tutte le furie, ha detto che non poteva attendere. All’improvviso si è scagliato contro l’infermiere ed ha cominciato a colpirlo”. 

A quel punto la vittima è caduta a terra, sanguinante. “E’ rimasto non cosciente per dieci minuti. Lo abbiamo soccorso, ma le gravi ferite riportate hanno reso necessario il trasferimento a Villa Sofia – dice Provenzano -. Già due sere fa aveva tentato di far surriscaldare gli animi, ma per fortuna l’allarme era rientrato. Siamo ancora tutti sotto choc per quello che è accaduto”.

L’aggressore è stato subito dopo bloccato da polizia e carabinieri. Si tratta di David Giambrone, imparentato con la famiglia mafiosa di Borgetto e attualmente sottoposto all’obbligo di allontanamento da Partinico per tre anni, in seguito ad un episodio di maltrattamenti in famiglia. L’anno scorso era stato arrestato due volte in pochi mesi, in un caso per aver violato i sigilli di un’officina che era stata sequestrata. L’accusa nei suoi confronti è di lesioni gravissime.

Siamo vicini al nostro dipendente e siamo vicini ai suoi familiari, così come a tutti coloro i quali lavorano nei Pronto Soccorso – aggiunge il manager dell’Asp Candela – condanniamo con fermezza la brutale aggressione e saremo vicini al nostro infermiere sostenendolo e supportandolo nel percorso di guarigione ed affiancandolo in tutte le azioni nelle sedi competenti”.


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