Inaugurato il campus college | Nuova residenza per 110 studenti - Live Sicilia

Inaugurato il campus college | Nuova residenza per 110 studenti

Il campus college dell'Università di Palermo all'Albergheria

La struttura realizzata sul modello dei college americani in un antico palazzo all'Albergheria.

Università di Palermo
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PALERMO – Taglio del nastro, a Palermo, di una residenza universitaria sul modello dei college americani. Si chiama Camplus College ed è stata inaugurata questa mattina nel quartiere Albergheria, in via dei Benedettini 5. La struttura, realizzata dalla Fondazione Ceur, Centro Europeo Università e Ricerca, riconosciuta legalmente dal Miur, è l’undicesima sede italiana e la seconda in Sicilia dopo Catania. La nuova sede di Palermo, che conta 110 posti letto distribuiti su tre piani, ospita, per l’85%, studenti che usufruiscono di una borsa di studio. Camplus College Palermo si trova a 600 metri dalla cittadella universitaria, ben collegato con le principali sedi universitarie decentrate. La stazione centrale è a 15 minuti a piedi, mentre la fermata della metropolitana dista 500 metri. Le camere, singole e doppie, sono completamente arredate.

All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il Rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Davide Faraone, e il Fondatore e Ceo di Camplus, Maurizio Carvelli. “La struttura, ospitata all’interno di un edificio settecentesco interamente ristrutturato – ha spiegato il Fondatore e Ceo di Camplus, Maurizio Carvelli – è caratterizzata da un elevato livello residenziale e qualitativo. Gli studenti che vi sono ospitati hanno la possibilità, inoltre, di usufruire di un importante servizio di community, orientamento e formazione che consente loro di collegarsi ai network di studenti e aziende che abbiamo in tutta Italia e di potere essere supportati da una direzione composta da direttori, responsabili formativi di community e responsabili careers service e di una rete di oltre 500 tutor specializzati che li sostiene nelle loro scelte e li indirizza per la vita futura”.

In Camplus College sono fondamentali le relazioni che si creano all’interno delle strutture, è per questo che sono statirealizzati tanti spazi dove studiare e imparare, ma anche divertirsi insieme dando così importanza all’aspetto sociale. Gli studenti possono usufruire, infatti, di una sala ristorazione, un auditorium modulabile, una biblioteca, sale studio, sale workshop e quelle ricreative, una palestra pluriattrezzata, una lavanderia e 150 mq esterni. Le residenze universitarie Camplus College, che in Italia ospitano oltre 1.000 studenti, sono progettate appositamente per garantire le migliori condizioni abitative, di studio e per il tempo libero. Ogni struttura è dotata di comfort di standard elevato, di camere o appartamenti e aree comuni attrezzati per incentivare lo svolgimento delle attività offerte.

“Per noi – spiega Carvelli – ogni studente è un cantiere, ci prendiamo cura di ciascuno di loro, che vuol dire non solo sostenere il loro percorso di studi, ma anche rispondere alle loro esigenze e necessità relative al futuro. Per questo, uno dei nostri grandi obiettivi è proporr eattività formative e multidisciplinari non formali che hanno lo scopo di far emergere il talento e di coltivare le proprie passioni. Per questo la relazione con ciascuno studente e il legame con il mondo accademico, culturale e produttivo è alla base del nostro successo”. Un’ampia offerta di laboratori; tutorati; corsi d’introduzione al mondo del lavoro; corsi di lingua; incontri con esperti e visite in aziende; corsi a crediti formativi; momenti di community, dallo sport ai viaggi, alle feste, sono tutte attività che costituiscono un importante investimento sul futuro degli studenti. Ne è la prova anche il focus sul mondo del lavoro tramite un Careers Service interno che si occupa di orientare lo studente verso il suo futuro professionale dandogli la possibilità di entrare in contatto con grandi realtà e professionisti”.

“Da quando come Miur abbiamo ricostituito la Commissione paritetica alloggi e residenze per studenti universitari – ha detto Faraone – sono stati fatti importanti passi in avanti in termini di investimento e di creazione di posti alloggio per gli studenti. Solo da settembre 2015 ad oggi sono stati investiti 100 milioni di euro per 22 residenze universitarie e un totale di oltre 3.300 posti. Camplus Palermo ha avuto una spinta decisiva grazie a questo intervento. Senza contare un nuovo bando, alla firma del Ministro Giannini, che stanzia ulteriori 100 milioni per questo settore. Si tratta di misure silenziose, di cui si sente parlare poco, ma fondamentali per costruire un tessuto sociale di pari diritti e grandi opportunità. Il nostro impegno in tal senso non si esaurisce ed è costante nel tempo. Investire nelle nuove generazioni vuol dire dare fiducia al futuro di un territorio”.

Il Sindaco Orlando ha voluto rivolgere un caloroso saluto “ai ragazzi che frequentano e frequenteranno questa struttura, che devono cogliere il senso vero di questa iniziativa: non sentitevi dentro un fortino assediato, sentitevi invece parte della città, parte del quartiere. Vivete la vostra esperienza nella residenza universitaria come profezia di un tempo nuovo per voi e per la città. Oggi, ribadiamo con orgoglio che Ballarò è Palermo, Palermo è Ballarò. Si respira nell’aria la gioia per questa bellissima giornata e per una iniziativa – ha aggiunto Orlando – che colma una incompletezza di Palermo, pur ricca e complessa, nella direzione di quella che è la stagione che sta vivendo la città. Il nostro dovere oggi è quello di cambiare l’anima di Palermo mettendo insieme valori e visione. La bellezza di questa struttura sarebbe mero fatto estetizzante se il Ceur non fosse portatore di una visione. Vale per la bellezza, per la legalità, anche per l’università. Lo studio, la formazione, senza visione, diventano una mera ripetizione di nozioni. Ecco la ragione per la quale è importante questa collocazione qui, in questa parte della città ed è un modo per ricordare che la scopertura della targa di Palermo Arabo-Normanna, da parte del Presidente della Repubblica, non è un fatto rituale ma un modo che spinge a rivalutare, a recuperare quell’anima e i monumenti che quell’anima rappresentano”.


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