Consorzi di bonifica, Filbi-Uila: |la Sicilia vari la riforma - Live Sicilia

Consorzi di bonifica, Filbi-Uila: |la Sicilia vari la riforma

Esecutivo del sindacato.

Agricoltura
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PALERMO – “I Consorzi di Bonifica attraversano nel Meridione una pesante crisi, in molti casi per colpa della politica e di una storia infinita di gestioni commissariali. Eppure, questi enti restano decisivi per la tutela del territorio e come volano dell’agricoltura: in Sicilia ciò vale come e più che altrove”. Lo ha affermato il segretario generale della Filbi-Uila Gabriele De Gasperis, oggi – giovedì 1 – a Palermo nella sede dell’organizzazione sindacale per i lavori dell’Esecutivo Filbi-Uila Sicilia. Particolarmente criticata la norma siciliana che ha tagliato i fondi per i Consorzi innescando, fra l’altro, un rincaro del 400 per cento nella bolletta idrica degli agricoltori: “Insieme con il funzionamento dei Consorzi – rivendica la Filbi Uila – la Regione assicuri apporto idrico all’agricoltura nei modi e con i costi che sono dovuti a un settore fondamentale, peraltro tra i pochi in crescita”.

Alla riunione, convocata dal responsabile regionale Enzo Savarino, ha preso parte il segretario generale della Uila Sicilia Nino Marino che ha sottolineato “la piena sinergia con la Filbi perché la Regione riscopra valore e ruolo dei Consorzi di Bonifica, valorizzando il patrimonio umano e professionale rappresentato dai suoi 2 mila 100 dipendenti”. “Non è tollerabile – ha aggiunto Marino – che da oltre vent’anni si ripetano i commissariamenti e la riforma sia ancora in attesa di attuazione. Sono Consorzi di Bonifica, ma qualcuno li ha condannati a vivere nel pantano penalizzando l’intero mondo rurale”. Nel suo intervento, Enzo Savarino ha “dato la sveglia” a Governo regionale e Ars perchè procedano nell’attuazione della riforma e nelle correzioni di rotta da tempo sollecitate dalla Filbi insieme con Flai e Fai: “Abbiamo chiesto al Governo e all’Ars l’abolizione di quell’articolo 47 della Finanziaria votato lo scorso anno che prevede la progressiva riduzione di risorse per i Consorzi, fino al 95 per cento nei prossimi cinque anni, e che di conseguenza sta provocando un insostenibile rincaro dei canoni irrigui, addirittura quadruplicati. Così vengono penalizzati gli agricoltori, così si manda al tappeto un settore che è passato, presente e futuro dell’economia siciliana. Vengano subito rivisti i ruoli di pagamento”. Oltre all’esigenza di “correttivi” nella previsione di fondi per i Consorzi di Bonifica, Savarino ha ribadito la richiesta di “autorizzazione alla copertura dei posti vacanti e la garanzia di un minino di giornate contributive per i precari attualmente in servizio in questi enti”. Gabriele De Gasperis ha concluso ricordando i vantaggi, non solo economici, prodotti dalla recente firma del contratto nazionale: “Assieme alle maggiori tutele per i lavoratori – ha detto il leader nazionale della Filbi Uila – questo accordo ha riconfermato la specificità e la vitalità di un settore centrale come quello della Bonifica. Siamo arrivati a questo risultato dopo mesi di aspro confronto, massicciamente e convintamente sostenuti dai lavoratori. Tra gli obiettivi conseguiti, un incremento salariale del 3,9 per cento sin dalla scadenza del precedente contratto e ottenuto facendo riferimento unicamente all’andamento del settore, svincolato dagli indici di inflazione”.


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