TRAPANI – Il dilemma è risolto. A meno di clamorosi ripensamenti dell’ultima ora, il Trapani ha scelto allenatore e direttore sportivo: si tratta di Alessandro Calori e Fabrizio Salvatori. L’annuncio arriverà dopo la gara con il Carpi, durante la quale a guidare la squadra sarà Valeriano Recchi, vice di Cosmi nell’inedita veste di traghettatore pro-tempore. Smentiti, dunque, i rumors che parlavano di un clamoroso ritorno di Daniele Faggiano dopo l’improvvisa rottura con il Palermo. Le strade del dirigente salentino e del club di via Orlandini rimangono separate.
Nessun ritorno al passato, il comandante Morace opta per la strada del cambiamento radicale per provare a salvare la categoria cadetta. Calori approda nella città falcata dopo un anno e mezzo di stop. L’ultima esperienza al Brescia, nel 2015, terminata con la retrocessione in Lega Pro, poi cancellata dal ripescaggio delle rondinelle. In precedenza Novara e ancora Brescia, con risultati altalenanti. Ancor prima siede sulla panchina del Padova, dopo aver guidato il Portogruaro alla promozione tra i cadetti. Negative, invece, le brevi parentesi con Avellino, Sambenedettese e Triestina.
Le principali esperienze di Salvatori, invece, con Perugia, Torino e Bologna, terminate tutte con la promozione in A. Il dirigente marchigiano rimpiazza Foschi al Padova salvo poi dimettersi per divergenze con la società veneta, da menzionare anche l’esordio con la Vis Pesaro e gli incarichi all’interno dei settori giovanili di Napoli e Palermo. Il Trapani riparte da due figure inedite, dal profilo basso, con la fame di chi ha qualcosa da dimostrare. La scalata alla salvezza parte dall’ultimo posto, da una rivoluzione per provare a cambiare volto a una stagione sin qui da incubo. Nuovo allenatore e nuovo d.s.: mossa disperata per mantenere la B.
