Gettonopoli Aci Catena, 11 imputati |Al via l'udienza preliminare - Live Sicilia

Gettonopoli Aci Catena, 11 imputati |Al via l’udienza preliminare

Gli ex consiglieri comunali sono accusati a vario titolo di falso e truffa.

Lo scandalo
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CATANIA. Il 19 gennaio il gup di Catania Giovanni Cariolo deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero Fabio Regolo per gli ex 11 consiglieri comunali di Aci Catena accusati, a vario titolo, di falso in atto pubblico e truffa ai danni dello Stato, nell’ambito dell’inchiesta più nota come Gettonopoli. Tra le accuse: l’alterazione dei verbali di alcune sedute di Commissioni consiliari e la liquidazione di gettoni di presenza per sedute a cui non avrebbero mai preso parte, poiché svolte in contemporanea l’una con l’altra. Dopo l’archiviazione di sei indagati da parte del gup Fabio Di Giacomo Barbagallo, su richiesta della Procura, l’accusa ha deciso di procedere nei confronti di Giuseppe Aleo, Luigi Citraro, Luca Grancagnolo, Giovanni Grasso, Salvatore Leonardi, Michele Puglisi, Venerando Sapuppo, Giuseppe Sciacca, Giuseppe Sorbello, Rosario Sorbello e Giuseppe Urso. Le cifre contestate dall’accusa variano tra i 51 ed i 1.296 euro. 

LE DIFESE. Non ci sarebbero gli elementi per sostenere le accuse in dibattimento. Questa la conclusione delle arringhe dei legali della difesa, che hanno chiesto tutti una sentenza di non luogo a procedere. L’inchiesta, nata da un esposto del Movimento 5 Stelle, sarebbe priva di basi solide. A partire dagli atti. Secondo la difesa quelli allegati dal M5S non avrebbero alcun valore, poiché privi di timbro, numerazione e firma del presidente e del segretario delle commissioni. Il formato digitale, in word, inoltre, non sarebbe affidabile poiché consentirebbe facili modifiche ed alterazioni. La partecipazione a più sedute di commissioni in contemporanea sarebbe stato possibile poiché convocate nella stessa stanza. Sempre secondo la difesa, gli imputati non avrebbero avuto alcun motivo di falsificare, prolungandole, la durata delle sedute. Stando al regolamento comunale, infatti, anche per una seduta della durata di pochi secondi sarebbe prevista la corresponsione del gettone di presenza.

Nel corso delle dichiarazioni spontanee, Salvatore Leonardi, accusato di falso, ha disconosciuto la firma apposta in qualità di segretario sul verbale del 17 novembre del 2014. Il Codacons si è già costituito parte civile.

 

 


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