AGRIGENTO – Pesa come un macigno il silenzio stampa dell’Akragas dopo la sconfitta contro il Monopoli, la terza consecutiva che mette in serio pericolo la classifica della squadra allenata da Di Napoli. “Vorrei ma non posso” potrebbe essere il motto giusto per una squadra che ce la mette tutta ma non riesce a concretizzare in quanto a mancare sono le qualità individuali in alcuni settori e l’esperienza giusta per riuscire a fare bene in un campionato in cui vengono mischiati giovani promettenti e giocatori di categoria. Contro il Monopoli l’alibi dell’arbitro non basta: anche dopo il pareggio l’Akragas non è riuscito a calciare in porta, con il primo tiro che è arrivato soltanto al minuto ’80.
Tanta corsa ma in attacco non c’è nessuno capace di riuscire ad insaccare, nonostante il grande lavoro di Gomez che però poco viene servito e che poche volte viene messo nelle condizioni di calciare in porta dalle giocate degli altri attaccanti. Zanini dimostra tanta qualità ma è uno dei pochi a mantenere la sufficienza in una squadra in cui sembra che a mancare sia il gioco, qualcuno che imposti le azioni, un metronomo di centrocampo, meglio ancora se di esperienza. I diversi tentativi di Di Napoli con frequenti cambi in mezzo al campo hanno portato a poco: l’Akragas anche in casa non si rende pericolosa e subisce l’avversario, come visto contro il Monopoli, quando a fare la differenza per una squadra non certo fortissima come quella pugliese, le giocate dei singoli hanno portato alle conclusioni degli avversari, che hanno anche avuto fortuna negli episodi, riuscendo a segnare su punizione e su rigore.
L’Akragas è in silenzio stampa in vista della gara contro la Vibonese, ma dopo non sarà un Natale sereno per i biancazzurri che attendono di sapere il futuro societario di una squadra che ad oggi non ha un proprietario nella pratica e che spera in un nuovo socio di maggioranza capace di acquisire la società.
