"Così non conviene più" | Fotovoltaico, la polemica - Live Sicilia

“Così non conviene più” | Fotovoltaico, la polemica

La denuncia del presidente di Italia Solare Sicilia, Nino Scimeca.

I certificati bianchi
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PALERMO– Le nuove linee guida per i certificati bianchi in via di approvazione al ministero dello Sviluppo economico sono un pericolo per il settore del fotovoltaico: è quanto denuncia Nino Scimeca, presidente di Italia Solare Sicilia, associazione per la promozione dell’energia fotovoltaica. I certificati bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica, certificano il risparmio ottenuto con un impianto a energia alternativa e possono essere venduti sul mercato. Con la nuova direttiva ministeriale l’installazione di nuovi pannelli fotovoltaici diventerebbe più svantaggiosa per le piccole imprese e le famiglie.

L’utilizzo di certificati bianchi per la costruzione di nuovi impianti domestici è una pratica comune quando non si può ricorrere alle misure previste dalle leggi di stabilità, che attualmente prevedono la detrazione del 50% dell’Irpef per dieci anni. “I lavoratori precari o con redditi insufficienti, molto diffusi soprattutto al sud, non possono accedere alle detrazioni Irpef, non avendo nulla da detrarre – spiega Scimeca -. L’unico modo per rendere più efficienti le loro case è cedere alle società di installazione i certificati bianchi per un nuovo impianto. In questo modo le imprese possono praticare degli sconti e poi rifarsi con la vendita dei titoli energetici”. L’eliminazione di questa forma di incentivo sarebbe, secondo Italia Solare, una forma velata di ingiustizia: “Chi non può ricorrere alle detrazioni fiscali paga comunque un’imposta in bolletta per l’efficienza energetica, come tutti gli italiani”, dichiara ancora Scimeca.

“I soggetti più deboli finanziano ancora gli incentivi concessi in passato a soggetti più forti, ma non possono costruirsi un piccolo impianto casalingo”.

La nuova direttiva ministeriale, che verrà discussa il prossimo 22 dicembre dalla conferenza unificata Stato – Regioni/Stato – Città, sarebbe impostata su presupposti giuridici errati: “Il ministero recepisce delle norme europee che limitano l’assegnazione di certificati solo all’efficienza energetica, e non al risparmio”, dichiara Scimeca. In questo modo il fotovoltaico non riceverebbe più titoli di efficienza, ma per Italia Nostra queste norme sono state superate a fine novembre da nuove linee guida, con cui la commissione europea torna a considerare il fotovoltaico un modo efficiente di produrre energia e non solo un modo per risparmiare.

 

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