Assegni per 16 mila “ex regionali” | Cos'è il Fondo pensioni Sicilia - Live Sicilia

Assegni per 16 mila “ex regionali” | Cos’è il Fondo pensioni Sicilia

L'ente affidato a Scilabra muove ogni anno un miliardo di euro per i trattamenti di quiescenza.

PALERMO – Nell’ultimo rendiconto rintracciabile sul sito ufficiale e risalente al 2013, le entrate e le uscite complessive del Fondo pensioni ammontano a oltre 1,1 miliardi di euro. È questa l’enorme mole di denaro che ogni anno amministra l’ente che il governatore Crocetta ha deciso di mettere nelle mani dell’ex assessore Nelli Scilabra.

Una nomina giunta dopo due anni di commissariamento affidato al dirigente Fulvio Bellomo. Per questo incarico, il burocrate regionale, come emerge anche dai dati pubblicati, non ha ricevuto nemmeno un euro. Diverso sarà per il nuovo presidente che, norme alla mano, guadagnerà non meno di 40 mila euro lordi annui. Che si aggiungerebbero a quelli incassati, nel caso in cui fosse confermata la designazione dell’ex assessore, in qualità di capo della segreteria particolare del governatore.

E così, la parabola di Nelli Scilabra, da Garanzia giovani ai pensionati, la porterà a gestire – salvo sorprese legate al curriculum – un ente dal “fatturato” (se così si può dire) degno di una mega-azienda. E del resto, il ruolo e le funzioni del Fondo sono ampie, importantissime e affidate all’ente in anni tutto sommato recenti.

Il “Fondo per il pagamento del trattamento di quiescenza e dell’indennità di buonuscita del personale regionale”, denominato più semplicemente, appunto, Fondo pensioni Sicilia, è stato istituito grazie a una legge regionale del 2009 e ha una natura giuridica di Ente Pubblico non economico, sottoposto a controllo della Regione, dotato di personalità giuridica e di autonomia patrimoniale, finanziaria, gestionale, amministrativa e contabile.

Il Fondo gestisce tutti i rapporti attivi e passivi, processuali e sostanziali, in materia di trattamenti di pensione ed indennità di buonuscita, che alla data della sua costituzione facevano capo all’Amministrazione Regionale. Il Fondo quindi gestisce le pensioni dei circa 16 mila pensionati della Regione divisi tra il cosiddetto “Contratto 1” (quelli assunti in tempi più remoti e con un trattamento più vantaggioso, per lo più retributivo, sono la quasi totalità dei pensionati della Regione siciliana) e quelli del “Contratto 2” (assunti più recentemente con un trattamento contributivo).

Fino al mese di settembre del 2011, a dire il vero, il pagamento degli emolumenti dei dipendenti “Contratto 1” veniva eseguito dalla stessa Amministrazione regionale; a far data dal successivo mese di ottobre invece, il compito è stato assunto dal Fondo Pensioni Sicilia al quale la Regione trasferisce ogni anno le risorse necessarie. “Per l’espletamento delle proprie funzioni, – si legge sul sito ufficiale dell’ente – si avvale comunque ed esclusivamente di personale regionale di ruolo collocato in posizione di distacco, senza alcun onere a proprio carico”. Ma adesso, ai personali di ruolo, come detto, potrebbe aggiungersi un presidente “esterno” alla macchina. Sono poco meno di 80 i dipendenti del Fondo guidato dallo storico direttore generale Rosolino Greco e da altri sette dirigenti, a capo delle diverse aree.

A vigilare sul fondo e ad approvarne il bilancio è l’assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica. Come detto, le funzioni del Fondo sono tante e importanti. L’ente si occupa infatti della liquidazione mensile delle pensioni, della gestione giuridica ed economica anche delle reversibilità, delel indennità una tantum a favore degli eredi, dei casi di cessione del quinto dello stipendio, degli assegni alimentari, dei vitalizi, delle liquidazioni. Un miliardo, tra spese ed entrate, per il mega-ente delle pensioni.


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