Palermo, un pari che brucia | Senza mercato si va in B - Live Sicilia

Palermo, un pari che brucia | Senza mercato si va in B

Contro il Pescara si rivedono i soliti fantasmi. Adesso tocca alla società: la rosa va rinforzata.

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PALERMO – Che peccato. Il pari, guardando l’andamento della gara, potrebbe andare più che bene al Palermo, scomparso dal campo al termine del primo tempo. Ma per come matura, brucia tantissimo. Al 91′ i rosa erano a due punti dall’Empoli, ovvero dalla zona salvezza, e con lo scontro diretto da giocare alla ripresa del campionato proprio sul campo dei toscani. Il rigore di Biraghi evita al Pescara un’immeritata sconfitta e riporta sulla terra la squadra di Corini e smorza l’improvviso entusiasmo che si era venuto a creare dopo l’insperato successo a Marassi contro il Genoa. Viene sfatato il tabù “Barbera” ma si tratta di una magra consolazione, a fronte di un risultato che lascia l’amaro in bocca e complica la corsa verso la salvezza.

Dieci punti in diciotto partite costituiscono un misero bottino, le avversarie per mantenere un posto tra le grandi d’Italia non corrono ma il Palermo continua l’andamento lento che mette a repentaglio la categoria. L’unica nota positiva arriva dalla conferma di Quaison, ancora una volta a segno con una magia. Per lo svedese, record di marcature in Serie A con tre centri. Il precedente primato apparteneva alla stagione 2014-15 con due gol, entrambi realizzati contro la Fiorentina al “Franchi”. Per il resto, contro il Pescara si sono rivisti i soliti fantasmi. Difesa ancora una volta in balia degli avversari e incapace di tenere sino alla fine, centrocampo a tratti in seria difficoltà al cospetto del palleggio abruzzese, attacco sterile con un Nestorovski ancora a secco di reti con Corini in panchina.

Ma gettare la croce addosso alla rosa rischia di valere a poco. Il Palermo va rinforzato con una campagna acquisti mirata: servono giocatori d’esperienza, manca qualcosa in difesa e in attacco non può essere solamente il macedone a recitare uno spartito di difficile interpretazione. Quattro punti dopo Genoa e Pescara, alla vigilia di questi due impegni, sarebbero stati accolti come oro colato, la percezione cambia al termine dell’ultima gara di un 2016 complicato per i colori rosanero. Adesso tocca alla società, la salvezza passa necessariamente da una serie di interventi oculati in sede di trattative. Già a Empoli servirà un Palermo diverso, capace di rimettersi in corsa con un successo. Qualsiasi altro risultato rischia di tramutarsi in un’amara sentenza.


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