Inceneritore a Motta |Parere contrario della commissione - Live Sicilia

Inceneritore a Motta |Parere contrario della commissione

La proposta di deliberazione inerente la realizzazione del “Centro tecnologico Innovativo” è stata discussa nel corso della seduta della commissione consiliare Urbanistica.

MOTTA SANT’ANASTASIA – Ha ottenuto 5 voti contrari e 4 astenuti la proposta di deliberazione inerente l’eventuale realizzazione del “Centro tecnologico Innovativo”. E’ questo l’esito dell’accesa seduta dalla commissione consiliare Urbanistica, presieduta da Maria Giovanna Alecci, svoltasi ieri a Motta con all’ordine del giorno proprio la recente delibera finalizzata alla proposta di realizzazione del termovalorizzatore. Un’ipotesi di progetto già finita al centro delle polemiche. E il parere negativo è scaturito dai forti contrasti che hanno caratterizzato l’intero incontro. Troppi i dubbi da parte di alcuni membri della commissione che contrari all’ipotesi di costruire un inceneritore nel territorio di Motta hanno chiesto di vederci chiaro prima di far approdare la questione in Consiglio.

Ma fra le ipotesi bocciate in Commissione anche quella avanzata dal consigliere Concetto Roccasalva cha ha chiesto di indire un referendum con lo scopo di demandare alla cittadinanza la decisione di realizzare o meno l’impianto proposto dalla società svizzera, Nexxus. Sul tavolo della commissione c’erano i faldoni redatti dai tecnici e esperti. Ovvero lo studio di fattibilità del Centro tecnologico Innovativo, impianto che, se approvato, potrebbe essere completo nel giro di quattro anni. A finanziarlo sarà interamente la società elvetica in partnership e in collaborazione con consorzi bancari, compagnie d’investimento, assicurazioni e altri gruppi investitori. L’importo complessivo dell’opera stimato ammonta a oltre 580 milioni di euro.

La realizzazione dell’opera dovrebbe svilupparsi in due differenti fasi, per la seconda “è lasciata la possibilità a realizzare le piattaforme – come si legge nello studio – a aziende locali e/o strutture operanti sul territorio nazionale o internazionale”. Aziende siciliane potrebbero, dunque, essere coinvolte nella realizzazione dell’opera. Un punto quest’ultimo sul quale è intervenuto il consigliere nonché membro del comitato no discarica di Motta, Danilo Festa, nonostante non fosse membro della commissione. “Vogliamo vederci chiaro – ha detto Festa – Abbiamo chiesto che venga interpellata l’Anac affinché le aziende coinvolte producano le certificazioni antimafia”.

La mappa nello studio di fattibilità

Dallo studio di fattibilità redatto dalla Nexxus emerge, inoltre, come l’eventuale vicinanza con la mega discarica di Valanghe d’Inverno possa rivelarsi, insieme agli altri, un fattore strategico e “funzionale” all’impianto stesso. “La proposta progettuale – si legge – scaturisce dall’urgenza della realizzazione di tale opera nel territorio di Motta per il bacino di ad alta intensità abitativa servito dalle due importanti discariche”. Sulle eventuali emissioni in uscita dall’impianto, qualora la proposta progettuale venga approvata, la Nexxus rassicura: ”Gli impianti – si legge ancora – in atmosfera prodotti dal Gruppo aggregato alla Nexxus Energy Ag sono dotati di sistemi di controllo definiti a “emissione zero” ai fini dell’inquinamento, che garantiscono un rilascio ridottissimo di particelle componenti i fumi di combustione, grazie all’altissima temperatura da essi raggiunta, e al sofisticato sistema i filtraggio presente”.

 

 

 


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