CATANIA – Parola d’ordine per salutare il 2016 e’ “baccalà”, uno dei pesci della tradizione gastronomica più conosciuto e apprezzato dai commensali. Cremoso e saporito e’ adatto a moltissime ricette, non solo veneziane, visto che qui trae le sue origini. Ma cos’e’ il baccalà? Si tratta di merluzzo conservato sotto sale e poi essiccato (quindi e’necessario iniziare la lavorazione con largo anticipo poiché necessita di 24 ore di ammollo).
Baccalà e stoccafisso, qual è la differenza?
“Li distingue – ci spiega il patron delle cucine del Grand Hotel Baia Verde di Catania, Giuseppe Danile – il processo di essiccazione che nel caso dello stoccafisso avviene in modo naturale perché il pesce rimane appeso per diversi mesi”.
<Tris bacalao> e’ il piatto scelto per l’imminente festività e che vede il pesce gran protagonista, declinato nelle tre varianti: spuma, frittella e medaglione alla piastra. Il tutto accompagnato da una confettura di arance amare che solletica il palato impreziosendo il sapore della carne. Un piacere multisensoriale, gia’ testato nella lunga esperienza lavorativa di Giuseppe. Si accompagna bene con altre pietanze di mare, quali il <Gran trittico >composto da lamelle di seppia al finocchietto e melograno (di buon auspicio!), la sempre gradita tartara di tonno e quenelle di ricotta al pistacchio. “Le ricette più semplici, dai sapori autentici sono particolarmente apprezzate dai nostri clienti, siciliani e non solo” – chiosa mentre coordina i lavori del suo staff in cucina”.
E il vino da suggerire?
“Un giusto abbinamento – risponde – e’ una bottiglia di rosso “Maria Costanza” della siciliana Cantina Milazzo, per equilibrare al meglio il sapore deciso del tris.” Poco dispendio di energia ai fornelli per un risultato eccellente subito da provare.
Bon appetit!
