Banca Nuova, proposta ai clienti: | rimborso di una parte dei risparmi - Live Sicilia

Banca Nuova, proposta ai clienti: | rimborso di una parte dei risparmi

L'offerta di transazione della Popolare di Vicenza che riguarderà molti azionisti siciliani: il 15 per cento dei soldi “perduti”.

L'istituto siciliano
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PALERMO – La proposta ufficiale sarà resa nota lunedì pomeriggio, a margine della riunione del Consiglio di amministrazione. Ma già da alcuni giorni, se non da settimane, trapelano i contorni di questa transazione. La Banca popolare di Vicenza proporrà la restituzione di circa il 15 per cento delle somme che risparmiatori e azionisti hanno visto “sparire” dopo l’acquisto di azioni rivelatesi poi poco più che carta straccia. Tra questi clienti, molti correntisti e azionisti di Banca Nuova, l’istituto siciliano che è interamente controllato dalla banca che fu regno dell’imprenditore vitivinicolo Zonin e adesso finita sulle spalle del Fondo Atlante.

La presentazione dell’offerta di transizione, come detto, è prevista per lunedì 9 alle 15.30 e si terrà a Padova presso l’Hotel Four Points by Sheraton. Saranno presenti i Presidenti Gianni Mion e Massimo Lanza, il consigliere delegato di Banca Popolare di Vicenza Fabrizio Viola, l’amministratore delegato e Direttore Generale di Veneto Banca Cristiano Carrus, il vice direttore generale vicario di Banca Popolare di Vicenza Iacopo De Francisco. Ci saranno, quindi, anche i vertici di Veneto Banca, istituto che sta andando ormai verso la fusione con la popolare vicentina.

Ma la storia apparentemente tutta veneta delle due banche, come detto, avrà effetti anche su tanti risparmiatori e azionisti siciliani. Quelli, cioè, che negli ultimi anni hanno acquistato azioni della popolare vicentina per poi trovarsi in mano un pugno di mosche. Lo abbiamo raccontato a più riprese, su Livesicilia, riportando le storie di piccoli risparmiatori, anziani, studenti, imprenditori che hanno visto sfumare risparmi e capitali. E che in qualche caso hanno ricevuto la richiesta di acquisto di azioni come unica condizione per accedere a finanziamenti e mutui della banca siciliana.

Adesso a molti di questi verrà chiesto di accettare o meno la proposta: subito (si fa per dire, ovviamente, servirà in quel caso qualche mese) ecco il 15 per cento del risparmio “svanito”. Ma sarà questa, trapela dai vertici degli istituti coinvolti in questa operazione di transazione, solo una delle misure di un pacchetto più articolato che presenterà diverse ipotesi “ritagliate” sulle differenti storie dei clienti. Per questi “rimborsi” il Fondo Atlante ha messo sul piatto 600 milioni di euro.

Ma solo lunedì, come detto, si conosceranno i dettagli della proposta. Tra i nodi da sciogliere, quello “temporale”. Bisognerà vedere insomma se l’offerta sarà riservata a tutti oppure se riguarderà solo le azioni acquistate negli ultimi cinque o dieci anni. Le azioni comunque rimarrebbero in capo agli azionisti, che in cambio del rimborso però dovranno rinunciare a procedimenti legali contro gli istituti bancari.

A quel punto bisognerà vedere quale “successo” riscuoterà la proposta tra gli azionisti siciliani. Molti di questi si sono rivolti, per l’assistenza legale, alle associazioni di consumatori. Secondo Angela Blando, dell’Adusbef Sicilia, “al momento è difficile dire quale sarà la risposta. Ma è verosimile pensare che gli azionisti che hanno comprato un numero più modesto di azioni, possano accontentarsi di recuperare una parte dei soldi. Per i casi di acquisti più onerosi, bisognerà verificare caso per caso”. Più netta, pochi giorni fa era stata la Federconsumatori, di fronte a ipotesi di transazione che già circolavano: “La proposta di rimborsare appena il 15 per cento delle somme – ha detto a Livesicilia l’avvocato dell’associazione, Gaia Matteini – per noi è irricevibile”.


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