Stazione, allarme sicurezza | I residenti: "Siamo abbandonati" - Live Sicilia

Stazione, allarme sicurezza | I residenti: “Siamo abbandonati”

Piazza Giulio Cesare

Borseggi, furti, rapine, prostituzione, clochard. Per commercianti e residenti è "terra di nessuno".

PALERMO – Un clochard si muove nell’ombra, tra cumuli di coperte e cartoni. A pochi metri da lui, tra il vecchio vespasiano ormai in stato d’abbandono e i cassonetti per i rifiuti, tre parcheggiatori abusivi: sono pronti ad entrare in azione all’arrivo di ogni automobilista. Non siamo in un angolo della periferia palermitana, ma a due passi dal centro storico e dalle vie Roma e Maqueda, cuore della città. Piazza Cupani, nei pressi della stazione centrale, fa soltanto parte di un quadro più ampio che descrive il degrado e la sensazione di pericolo della zona, considerata da chi ci abita e lavora, un’area ad alto rischio.

E’ compresa tra piazza Giulio Cesare, via Paolo Balsamo, via Rosario Gregorio, via Rocco Pirri: una terra di nessuno che, soprattutto al calar della sera, diventa off-limits per chi percorre le strade limitrofe a piedi o deve recarsi all’interno della stazione carico di borse e bagagli. “Occhio a cellulari, valigie griffate, macchine fotografiche. Qui rubano di tutto, sono ormai espertissimi”. A dirlo è chi ha assistito più volte a furti e borseggi, un ragazzo che effettua le consegne a domicilio per conto di un bar della stazione: “Fino a pochi giorni fa ho soccorso una turista che era stata scippata vicino all’ingresso principale. Ho dovuto chiamare anche il 118 perché era caduta per terra nel tentativo di trattenere la borsa. Nell’ultimo anno è successo decine di volte ed è gravissimo che i visitatori debbano tornare nei loro paesi dopo disavventure di questo genere”.

Ma la zona della stazione non fa sentire tranquilli nemmeno i palermitani. Chi abita nel quartiere sa di dover prendere delle precauzioni per non trovare la propria auto danneggiata o per non essere rapinato. “Da anni ormai esco da casa senza portare con me la borsa – spiega Rossana Mangiapane -. E’ rischioso, ci sono bande di ragazzini pronte a fare anche del male per pochi spiccioli. La mia vicina di casa è stata seguita fino al portone del palazzo in via Pirri dopo aver prelevato ed è stata minacciata con un coltello. Per non parlare di coloro che la notte saccheggiano le macchine, mio marito ha dovuto optare per un garage”. Episodi che negli ultimi mesi si sono ripetuti anche nelle vie Lincoln, Archirafi e in corso dei Mille.

“E’ necessario un impianto di videosorveglianza in tutta a zona – dice Francesco Borromeo, titolare di un negozio di corredi – perché bisogna creare dei deterrenti e diffondere l’idea che non è possibile farla franca. Non ci sentiamo al sicuro, baby gang e rapinatori invadono la zona, senza considerare i gruppi di borseggiatori che sostano vicino ai capolinea degli autobus, pronti a salire sul primo mezzo per derubare i passeggeri. Ormai li conosciamo tutti, ma dopo l’arresto o la denuncia tornano a piede libero”.

In piazza Giulio Cesare e dintorni la polizia ha nel frattempo potenziato i controlli su strada e a fine anno sono stati arrestati due uomini per due violente aggressioni. Un tunisino avrebbe infatti colpito al volto una donna per strapparle dalle mani un cellulare e la vittima era stata trasportata al pronto soccorso. Il secondo aggressore avrebbe invece agito insieme a cinque complici per borseggiare alcuni passanti, poi nel corso di una colluttazione aveva colpito più volte un agente che cercava di fermarlo. Degrado e criminalità nella zona vengono alimentati da episodi particolarmente preoccupanti, come quello di un tentato stupro denunciato da una ragazza di 21 anni e di un’altra tentata violenza sessuale che sarebbe avvenuta all’inizio del 2016 nei confronti di un ragazzo di Termini Imerese.

“I controlli non bastano – dice Marcello Ferrara – la zona dovrebbe essere presidiata 24 ore su 24 anche all’esterno della stazione. All’interno c’è la presenza dei poliziotti, ma è lungo le strade che i malintenzionati si sentono liberi di fare ciò che vogliono se non ci sono forze dell’ordine in giro. Noi residenti e commercianti ci sentiamo abbandonati, eppure siamo in pieno centro, in un’area che dovrebbe rappresentare un punto nevralgico della città. Conviviamo coi malviventi di giorno e con le prostitute di notte, lasciati in balia di noi stessi”.


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