Il centrodestra verso le elezioni |Aspettando le primarie-fantasma - Live Sicilia

Il centrodestra verso le elezioni |Aspettando le primarie-fantasma

La coalizione si va formando. E si parla di gazebo. Ecco tutti i nomi in ballo per Palazzo d'Orleans

Verso le Regionali
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PALERMO – Il nome ancora non c’è. Ma forse la coalizione sì. E persino qualche speranza di tornare a vincere dopo anni assai difficili. Il centrodestra siciliano comincia a crederci e si sta dando da fare per la sua rifondazione. E per ricompattarsi definitivamente dopo la spaccatura fatale che alle scorse regionali consegnò Palazzo d’Orleans a Crocetta. In vista delle prossime regionali si parla di primarie. Anche se oggi lo scetticismo al riguardo di un effettivo passaggio ai gazebo è tangibile.

Al momento la candidatura più forte in campo resta quella di Nello Musumeci. Il leader di #DiventeràBellissima sconfitto al precedente giro da Crocetta è pronto a scendere in campo. Ma Forza Italia, che non è mai stata troppo convinta di un bis del presidente della commissione Antimafia, ha già detto di voler proporre alla coalizione un proprio nome. In pole position c’è sempre l’eurodeputato catanese Salvo Pogliese, campione di preferenze.

La coalizione ha un’intesa di massima sulla possibilità di primarie – una prospettiva lanciata proprio dall’area di Musumeci – da celebrare in tarda primavera, oppure subito dopo le Politiche se ci saranno elezioni anticipate per il Parlamento nazionale. Ieri Musumeci è tornato a parlarne, ribadendo che l’intesa con Forza Italia sulle primarie c’è e incalzando i “centristi” a battere un colpo prima che sia troppo tardi. S’è subito fatto sentire su Twitter Saverio Romano, che dopo il grande gelo tra Gentiloni e Verdini è dato in rotta d’allontanamento da Renzi (d’altronde in Sicilia è opposizione a Crocetta) dicendosì disponibile al confronto. Anche l’ex rettore Roberto Lagalla ieri ha espresso apprezzamento per l’idea di primarie definendola “una significativa scelta di metodo che, se largamente aperta, rende protagonisti i cittadini”. Lagalla alle scorse regionali fu vicino a una candidatura per i moderati, ma ultimamente il suo nome è stato accostato più al centrosinistra renziano che al centrodestra.

La bozza di regolamento per le primarie sarebbe allo studio, o almeno ci si comincia a pensare, e la consultazione dovrebbe coinvolgere tutte le forze alternative a Crocetta. Qualche riunione in questo senso c’è già stata. La coalizione dovrebbe mettere insieme oltre a Forza Italia e #DiventeràBellissima anche Fratelli d’Italia e Noi con Salvini, che potrebbe esprimere una nuova candidatura, e forse l’Udc di Lorenzo Cesa, forte del simbolo dello Scudo crociato. In quest’area si muoverebbe Totò Cuffaro, che raccontano sia parecchio attivo in queste settimane, e magari potrebbe tornare appunto anche il gruppo di Saverio Romano, dopo che tra i verdiniani di Ala e il Pd a Roma si è consumato uno strappo. Per i salviniani potrebbe essere lo stesso leader nazionale Angelo Attaguile a scendere in campo. E nella coalizione dovrebbero esserci anche i sicilianisti: Sicilia Nazione, il Fronte Nazionale Siciliano “Sicilia Indipendente” e il Movimento per l’indipendenza della Sicilia riuniti in un unico Movimento nazionale siciliano hanno chiesto questa settimana all’ex assessore regionale Gaetano Armao di candidarsi alla presidenza della Regione sulla base di una piattaforma federalista.

Ma si faranno davvero le primarie del centrodestra siciliano? Il dubbio è più che legittimo visto che questo genere di consultazioni fin qui non ha mai attecchito in quest’area politica. Forza Italia e l’area più vicina a Cuffaro sembrano non avere molta fretta e pur avendo aperto preferirebbero aspettare alcuni mesi prima di avviare il percorso delle consultazioni. Che sono tra l’altro un’operazione assai complicata e costosa, dettaglio non da poco viste le casse non floride dei partiti coinvolti.

Fin qui, al netto delle aperture e delle dichiarazioni di intenti, di concreto c’è ancora poco. A disinnescare la macchina dei gazebo potrebbe essere un accordo complessivo su un nome condiviso. Se si guarderà fuori dai partiti quello di Armao, che nei giorni scorsi ha lanciato su Facebook la proposta di “un confronto pubblico” sui temi concreti, potrebbe essere un nome in ballo. Oppure potrebbe entrare in gioco una donna. Un nome notoriamente gradito a Miccichè è quello di Stefania Prestigiacomo. Un’altra possibile candidata sarebbe Giusy Savarino, ex deputata regionale, portavoce di #DiventeràBellissima ma anche molto vicina a Cuffaro e con ottimi rapporti con Forza Italia. La partita è ancora lunga e i gazebo per il momento sembrano solo una buona intenzione.

 


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