Mobilitazione a Lentini| "Non vogliamo la discarica" - Live Sicilia

Mobilitazione a Lentini| “Non vogliamo la discarica”

Polemiche sulla realizzazione della struttura in contrada Armicci. LE FOTO

LENTINI – Per la Regione il provvedimento è efficace e i lavori per la realizzazione della discarica potrebbero cominciare subito. Per il Comune di Lentini no: c’è tempo per un ricorso al Tar e quindi per una sospensiva.

Un bel rompicapo attorno alla realizzazione della discarica di contrada Armicci a Lentini, contro la quale si sta mobilitando un intero territorio: non solo iniziative di protesta dei cittadini, come i gazebo in piazza con migliaia di firme raccolte e striscioni appesi ai balconi, anche l’amministrazione comunale si è attivata con un ricorso ricorso al Tar e un esposto in Procura che si aggiunge al ricorso straordinario al presidente della Regione presentato presentato dall’amministrazione precedente.

Tutto gira attorno all’ultimo provvedimento emesso dalla Regione – datato 13 dicembre – con il quale viene abrogato e riscritto un capoverso del precedente decreto di rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) alla ditta Pastorino srl di Siracusa per la realizzazione della discarica. Un provvedimento che di fatto darebbe il via libera ai lavori nonostante – queste le ragioni del municipio lentinese – il “No” del consiglio comunale alla variante urbanistica.

Secondo Maurizio Pirillo, il dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti della Regione che l’ha firmato, si tratta solo di una specificazione “di quello che è l’Aia: ossia, tra le altre cose, anche variante allo strumento urbanistico”. Un chiarimento. All’interno di un provvedimento già emesso nel novembre 2015 e che il Comune – sempre secondo la Regione – non avrebbe mai impugnato al Tar e impugnato “tardivamente” al presidente della Regione con ricorso straordinario. In ogni caso non c’è ancora stato un pronunciamento: “I tempi – spiega Pirillo – di un ricorso straordinario al presidente della Regione sono abbastanza lunghi: stiamo cercando di accelerare per avere un pronunciamento più in fretta possibile, ma di sicuro non è prevista la sospensiva. Quindi attualmente – conclude – il provvedimento è efficace”.

Di avviso opposto l’amministrazione comunale di Lentini, con in testa il sindaco Saverio Bosco. L’assessore comunale all’Ambiente, Santi Terranova, che è anche un legale, è pronto alla battaglia: “La modifica dell’Aia incide nella sostanza del provvedimento – dice -, per cui è come se la Regione avesse emesso una nuova autorizzazione. E noi la stiamo impugnando nei tempi richiesti dalla legge”. Che sono: entro 60 giorni per un ricorso al Tar e 120 giorni per il ricorso straordinario al presidente della Regione. Tutta materia per tribunali.

Nel frattempo, per la Regione, “l’attuale stato amministrativo delle carte vede una situazione consolidata, ossia l’efficacia del provvedimento”. Perciò i lavori potrebbero cominciare da un momento all’altro. Non ci sarebbe alcun impasse giuridico, però oltre alle proteste di piazza c’è anche la diffida del Comune a iniziare i lavori e un carteggio tra ente locale e azienda in cui il primo respinge ogni richiesta di incontro e ribadisce le proprie finalità politiche: no a quella discarica.

A fianco dei cittadini e del Comune si è schierato anche il deputato regionale, presidente della commissione Antimafia, Nello Musumeci: “Il governo regionale sospenda con urgenza l’avvio dei lavori della discarica per rifiuti speciali prevista in contrada Armicci a Lentini”, ha detto. Musumeci ha presentato un’interpellanza al presidente della Regione Rosario Crocetta e all’assessore regionale all’Energia Vania Contraffatto, chiedendo lo stop, nell’attesa che sia individuato un nuovo sito “che non comprometta la salute dei cittadini e sia compatibile con la peculiare vocazione dell’area irresponsabilmente individuata”. Il sito su cui dovrebbe sorgere la discarica è vicino al lago Biviere di Lentini, a ridosso dall’area archeologica “Valsavoia Armicci”, confina con aree sottoposte a vincolo paesaggistico e terreni dove sono previste coltivazioni intensive di agrumi.

 


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