Autorità portuali: è scontro | Botta e risposta con Roma - Live Sicilia

Autorità portuali: è scontro | Botta e risposta con Roma

La nota del ministero.

Delrio-Crocetta
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“Nessuna deroga all’accorpamento delle Autorità portuali di Catania e Augusta, ma ok alla richiesta di fare di Catania la sede dell’istituenda Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale”. Così il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti lo scorso 27 ottobre rispondeva alla nota del presidente della Regione Rosario Crocetta che chiedeva il mantenimento delle autonomie finanziarie e amministrative delle Autorità portuali di Catania e Messina. Riguardo all’autonomia di quest’ultima, invece, il ministero accoglieva la richiesta di proroga, ma solo fino al 30 giugno 2017 “per i tempi legati all’emanazione del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri”. Il tutto, spiegava il ministro Delrio, nello spirito “della riforma dell’organizzazione portuale nazionale” e per “non ritardarne la piena funzionalità”. Il ministero, nel pomeriggio di oggi, ha divulgato “per corretta informazione” la nota del 27 ottobre 2016 inviata al presidente della Regione Siciliana Crocetta. Un modo per dire che Crocetta conosceva da ottobre l’esito del discusso decreto che nei giorni scorsi ha sancito un percorso di accorpamenti e la designazione delle relative sedi. E per rispondere al governatore a poche ore da una conferenza stampa in cui questi ha lamentato che “Da mesi si continua a dire che non mi sono mosso, ma vi farò vedere le carte così si noterà chi sono i pupari per quel che riguarda la scelta della sede dell’autorità portuale. Mi chiedo anche – ha aggiunto Crocetta – perché il ministro non blocca l’accorpamento tra Messina e Gioia Tauro quando come vedrete dalle carte io ho chiesto di non accorparli. La nostra posizione è ferma come Regione Siciliana”.

Altro tasto dolente la sede dell’autorità portuale della Sicilia Orientale passata da Augusta a Catania. Dopo le polemiche dei giorni scorsi in cui Crocetta si diceva sorpreso e prometteva battaglia mentre Delrio lo contraddiceva mostrando la “richiesta motivata” della Regione Siciliana in favore di Catania, oggi Crocetta si è fatto più accomodante. “Capite bene – ha detto – che la questione Catania o Augusta assume un aspetto diverso da Messina-Gioia Tauro perché un presidente della Regione dovrebbe tifare per una città o per l’altra”. Ha però rivendicato salomonicamente la decisione del ministero di alternare le sedi ogni due anni. Nel Siracusano, nel frattempo, le polemiche non si placano. Un consiglio comunale allargato, ad Augusta, ha sancito un documento contro l’“esproprio istituzionale” e lo “scippo” ai danni di Augusta, alla presenza della deputazione regionale e nazionale della provincia. I sindacati unitariamente hanno annunciato una mobilitazione per la prossima settimana. Assoporto, associazione di trenta imprese che operano nella struttura megarese, hanno ribadito la volontà di impugnare il decreto del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio richiamandosi ai requisiti sanciti dalla Comunità europea (unico Porto Core della Sicilia e inserito nella rete europea Ten-T). La vicenda è finita pure in Parlamento. Durante il question time il ministro Delrio ha ribadito che la scelta di fare di Catania la sede dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale, anziché Augusta, sia derivata dalla richiesta della Regione. La replica della deputata siracusana Stefania Prestigiacomo è stata dura: “I suoi uffici avevano competenze per valutare le sciocchezze scritte in quella richiesta”.

 

 

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