Crocetta: "Scorretto criticare |e tenersi gli assessori in giunta" - Live Sicilia

Crocetta: “Scorretto criticare |e tenersi gli assessori in giunta”

Riunione all'Ars col Pd sulla finanziaria. "Non sarà una manovra blindata", dice il governatore.

PALERMO – Un gruppo partecipato, un dibattito lungo e acceso, più di un problema sul tavolo da risolvere. Con un’apertura da parte di Rosario Crocetta su possibili modifiche alla finanziaria presentata dal governo. E questo è solo uno dei temi emersi nel gruppo, ancora in corso, del Partito democratico all’Ars, alla presenza del governatore e del segretario regionale Fausto Raciti. L’altro riguarda le prossime scadenze elettorali e l’autocandidatura (con tanto di nuovo soggetto politico) di Rosario Crocetta.

Due punti che emergono chiaramente dal comunicato, assai critico, diffuso a riunione ancora in corso da Mario Alloro. Il deputato di Enna attacca: “La finanziaria non è uno strumento che può prescindere dalla politica e dalla visione che una maggioranza ha sui tanti problemi e le tante criticità che la Sicilia oggi vive. Il maxiemendamento presentato dal governo e non preventivamente concordato con il gruppo parlamentare – spiega Alloro –  pone una serie di interrogativi a cui è urgente dare risposte  riannodando le file di un ragionamento che non prescinda dalla politica e senza il quale ognuno potrebbe sentirsi libero da indicazioni di partito. Leggo, invece, – prosegue – che il Presidente Crocetta ha presentato in questi giorni un suo autonomo soggetto politico e che  dichiara di voler dare con la manovra finanziaria le risposte che i siciliani aspettano e che i deputati Pd ‘troppo impegnati a fare marchette’ non avrebbero dato”.

Alloro definisce “indispensabile convocare  una direzione regionale per capire innanzitutto se Crocetta è il candidato del Partito Democratico, a dispetto dei sondaggi nazionali che lo danno ultimo nel gradimento tra i Presidenti della Regione, e delle dichiarazioni di autorevoli dirigenti del Partito che hanno  sostenuto la necessità delle primarie per la scelta del candidato alla  presidenza”. E in effetti, dalle indiscrezioni che trapelano dal vertice, dovrà essere affrontato in una direzione ma dopo l’approvazione della manovra. Della quale i deputati parlano da un pezzo. Da circa un’ora si è unito al gruppo anche l’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei.

Di certo nella riunione sta tenendo banco anche il tema del nuovo movimento politico lanciato da Crocetta. Quel “RiparteSicilia” nuova riedizione del Megafono che ha suscitato diverse perplessità, manifestate nel corso della riunione da più di un deputato regionale.

Aggiornamenti 21,15

Alla fine i protagonisti si fermano a parlare con i cronisti. E da Rosario Crocetta arriva una risposta forte a Davide Faraone.

Crocetta: no a scorrettezze

“Non è una finanziaria blindata”, conferma Rosario Crocetta ai giornalisti. Il presidente della Regione si dice ottimista su un’intesa col suo partito: “Un’intesa nel Pd la troviamo, siamo gente leale”.

il governatore risponde anche sulla sua ricandidatura. “A me la politica surreale non piace e non mi piace la scorrettezza di chi delegittima il governo e continua ad avere gli assessori. Li ritiri se vuole criticare”. Una stoccata Chiara a Davide Faraone, senza nominarlo. Quando i giornalisti ne fanno il nome, Croceta risponde con una battuta: “Faraone è egiziano, non credo conosca bene la Sicilia”.

Raciti sulla manovra

“Sulla finanziaria abbiamo fatto un punto della situazione che non era nel merito di emendamenti o singoli aspetti ma rispetto alla necessità di trovare un coordinamento forte fra l’attività del governo e quello del gruppo del Pd e della maggioranza in generale e sulla necessità di dare a questa finanziaria un profilo che sia comprensibile e più distante possibile da ogni equivoco rispetto piccoli interessi e piccole partite che nell’anno elettorale possono entrare in circolazione nel dibattito”. Lo dice il segretario siciliano del Pd, Fausto Raciti, parlando con i cronisti. “E’ stata una discussione molto produttiva, utile”, aggiunge Raciti che sulla scelta del deputato Mario Alloro di lasciare polemicamente la riunione afferma: “La tensione è sempre alta perché siamo abituati a parlare chiaro tra noi e senza molti giri di parole”. 

Anselmo sulla manovra

“Nessuno ha mai pensato di fare marchette in finanziaria, quello che si voleva era un metodo di lavoro che consentisse al Pd di potere appoggiare chiaramente il governo nel migliore modo possibile perché è chiaro che dal rapporto serio e sereno ne esce fortificato anche il partito. Non c’è stata alcuna questione di marchette perché il Pd marchette non ne fa”. Così il capogruppo del Pd all’Ars, Alice Anselmo, parlando con i cronisti a conclusione della riunione del gruppo parlamentare con il segretario siciliano Fausto Raciti e il presidente della Regione, Rosario Crocetta.

Raciti: no all’ordine sparso

“Ci sono state fughe in avanti in questi giorni, dalla discussione di oggi emerge la necessità di convocare una direzione, un momento politico di discussione perché noi quando abbiamo costruito il governo politico abbiamo fatto un patto tra di noi e questo patto ci deve portare a discutere su come ci presenteremo alle prossime regionali insieme e che dobbiamo svolgere insieme nel rispetto reciproco e partendo dalle valutazioni su questa esperienza di governo”. Lo dice il segretario siciliano del Pd, Fausto Raciti, parlando con i cronisti a conclusione della riunione del gruppo parlamentare dem alla presenza del governatore Rosario Crocetta sulla finanziaria e sulla situazione politica in vista delle prossime regionali. “L’ordine sparso, e su questo mi sembra che ci sia una valutazione condivisa anche dal presidente della Regione, non è ordine – aggiunge Raciti – è il modo migliore per disgregare quello che abbiamo provato a mettere insieme e per vanificare i risultati positivi che comunque con fatica e con impegno nel corso di questa legislatura abbiamo prodotto. Voglio ricordare che fino a qualche mese fa il tema principale era il rischio default della nostra Regione”. Per Raciti “nel sistema politico siciliano e nel centrosinistra siciliano c’è spesso una tensione che emerge soprattutto all’approssimarsi delle elezioni legata a un rischio, che corriamo frequentemente, quello di vedere scomporsi il quadro che abbiamo provato a comporre con l’esperienza del governo politico”. “Alcuni di questi temi li abbiamo affrontati nella chiarezza tra di noi – prosegue Raciti – siamo legati a una missione comune che in questo momento è quella di completare utilmente questa legislatura con la coalizione che siamo riusciti ad allargare e che ci ha accompagnato fin qui, dopo la finanziaria apriamo la discussione politica su come proseguiremo con quale proposta politica ci presenteremo per vincere le prossime elezioni regionali”.


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