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Europa, Africa e comunicazione | I consulenti del governo Crocetta

L'assessore Udc e il dirigente della Formazione. Gli uomini del presidente, giornalisti e avvocati. Chi sono gli "esperti" e quanto costano

PALERMO – Ce n’è per tutti i gusti. E la maggior parte di loro saltano fuori lo stesso giorno: il 6 febbraio (cioè ieri) ecco spuntare sul sito della Regione siciliana una mega-infornata di vecchi e nuovi consulenti. Altri erano stati nominati a gennaio o negli ultimi mesi dell’anno scorso. Il loro “impegno” è previsto anche ben oltre l’esercizio provvisorio, che si concluderà il 28 febbraio prossimo.

Gli uomini del presidente

Insomma, la Sicilia non ha ancora una vera Finanziaria, l’Ars può deliberare solo sulla manovra finché questa non viene approvata, ma ecco piovere, su un governo immobile, una pioggia di consulenti. Scorri l’elenco e ti imbatti in facce e cognomi noti. Soprattutto tra i consulenti di Crocetta: sempre loro, sempre gli stessi. C’è addirittura un ex assessore regionale come Salvatore Callari. Non proprio un esperto di storia siciliana (“Chi è Giuseppe Alessi?” chiese un giorno a Palazzo d’Orleans) ma evidentemente gran conoscitore di altri delicatissimi settori. Calleri, che alla guida dell’assessorato all’Energia durò il tempo di mettere insieme un disegno di legge sul sistema idrico che nessuno in parlamento si scomodò ad approvare, offrirà il suo supporto “nell’ambito della sicurezza e della legalità su problematiche afferenti ai contratti pubblici di lavori, forniture e servizi, gare di appalto eseguiti nel territorio regionale nonché su problematiche afferenti ai beni confiscati alla criminalità organizzata, analisi del fenomeno della criminalità organizzata e/o mafiosa” e nell’immancabile “supporto al Presidente in materia di protezione civile e contabilità speciale in genere”. Per questo ampio aiuto, Calleri riceverà appena 13.100 euro lordi per sei mesi di lavoro.

Altro cognome noto e “caldo” è quello chiaramente extrasiculo di Sami Ben Abdelaali, tunisino di nascita, ma cittadino italiano. È lui una specie di “ministro degli esteri” della Regione, visto che da consulente personale di Crocetta ormai da anni, si deve occupare di “relazioni con i Paesi del Mediterraneo, Africa e Mondo Arabo e approfondimento e supporto al Presidente della Regione nelle problematiche afferenti all’immigrazione, programma transfrontaliero Italia/Malta e Italia/Tunisia”. Non solo. L’esperto dovrà prendere parte alle “attività di assistenza all’Organo Politico in relazione all’evento G7 del maggio 2017 – Taormina (ME)”. Un evento, a dire il vero, il cui finanziamento è stato bocciato dal parlamento in occasione dell’ultima manovra. Ma tant’è. Ben Abdelaali porta con sé anche l’esperienza compiuta in occasione dell’ultimo Expo di Milano. Intanto, per lui ecco la bellezza di quasi 38 mila euro lordi per dieci mesi di lavoro. E così nel frattempo il consulente può attendere con maggiore serenità la nomina a capo dell’Ircac. Fortemente voluta dal governatore, che evidentemente nutre enorme stima nei confronti del suo consulente personale. Una nomina al momento arenatasi a causa dei veti incrociati in giunta. Ma che presto potrebbe divenire realtà.

E se dovessero tramutarsi in realtà, per una volta, anche le parole del presidente Crocetta, presto in Sicilia dovrebbero piovere qualcosa come 10 miliardi (sì, miliardi) di euro di investimenti sulle energie alternative. Era questo l’esito previsto dal tanto strombazzato “Patto dei sindaci” che avrebbe dovuto far giungere nell’Isola, appunto, un fiume di soldi. Al momento, di soldi se ne sono spesi soprattutto per i consulenti dei Comuni. L’esperto scelto per “guidare” questo progetto e per occuparsi di tante altre delicatissime questioni inerenti i fondi europei tra cui la partecipazione “della Regione al nuovo Partenariato europeo: “Prima”, che si rivolge soprattutto all’area del Mediterraneo e può sostenere le azioni della Regione in tema di Flussi migratori e di sviluppo”, è Antonio Pezzini. Per lui ecco poco più di 12 mila euro lordi per sei mesi di lavoro.

L’assessore Udc con Vermiglio

Ma non solo il presidente. Tanti altri componenti della giunta di governo sembrano avere bisogno di esperti e collaboratori vari. Dalle consulenze legali a quelle “comunicative”. Marisa Montalto Monella, ad esempio, dovrà dare una mano all’assessore ai Beni culturali Carlo Vermiglio per l’“elaborazione di un supporto tecnico-scientifico per l’ideazione e la realizzazione di iniziative ed eventi espositivi, con particolare riferimento a mostre di arte contemporanea ed arte iconografica dal periodo post-impressionista ai giorni nostri”. Insomma, un esperto per organizzare mostre, in uno degli assessorati col maggior numero di dipendenti. Per lei, 4 mila euro lordi per due mesi di lavoro. Si tratta di un rinnovo, ma inizialmente l’impegno era stato a titolo gratuito. La consulente, tra l’altro, ricopre il ruolo di assessore comunale a Sutera ed è una dirigente dell’Udc. La stessa area politica che ha portato Vermiglio (scelto appunto dai centristi e dal Nuovo centrodestra di Alfano) in giunta.

Con Micciché il dirigente della Formazione

Servono due esperti in politiche per il precariato, invece, all’assessore alla Famiglia Gianluca Micciché. Così, ecco la nomina di Renato Carlo Mangano e Carmelo Sferro: per loro 3.500 euro lordi per due mesi di collaborazione. Il messinese Mangano era già stato negli uffici di staff di Micciché e in passato consulente del presidente della Provincia di Messina e del sindaco della città dello Stretto Giuseppe Buzzanca, esponente del centrodestra. Sferro invece è un dirigente della Formazione profesisonale. Ad oggi, stando al suo curriculum, è il vicepresidente di Forma Sicilia: l’associazione di enti guidata fino a pochi giorni fa dal presidente dell’Anfe Paolo Genco. Ed è anche oggi nel cda dell’ente Enaip. Ricordiamo che lo stesso assessorato alla Famiglia gestisce alcuni progetti della formazione professionale, come ad esempio quelli rivolti agli addetti alle politiche del lavoro.

Addetti stampa e consulenti legali

Non mancano poi gli addetti alla comunicazione. Per Roberto Immesi, che è anche un giornalista di Livesicilia, si tratta di un rinnovo: per lui quindi nuovo contratto da 1.600 euro lordi per due mesi di lavoro a supporto dell’assessore all’Energia Vania Contrafatto. Oltre seimila euro lordi per tre mesi di lavoro, invece, andranno al nuovo consulente dell’assessore alla Salute Baldo Gucciardi: si tratta di Giuseppe Leone, cronista del Giornale di Sicilia.

Ecco poi i consulenti legali: anche per Anna Galioto si tratta di una proroga: per lei 1.600 euro lordi per un mese e mezzo di consulenza all’assessore Contrafatto, mentre il consulente giuridico dell’assessore al Territorio Maurizio Croce è Stefano Celone: per lui ecco duemila euro lordi per poco meno di un mese di lavoro. Mentre quello dell’assessore alle Infrastrutture Giovanni Pistorio è un consulente “fisso”: per Alessandro Rizzo nuova proroga a 3.200 euro lordi per un mese e mezzo di lavoro.

Infine, ecco i consulenti dell’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri, nominati a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno. Elisa Mastrantonio e Giovanni Moschella devono occuparsi soprattutto della trasformazione delle ex Province il liberi consorzi. Per la prima, ecco 2.500 euro lordi per un mese di lavoro. Per il secondo, 6.200 euro lordi per tre mesi di lavoro. Ma bisogna far presto. Prima che sulle ex Province governo e parlamento cambino di nuovo idea.


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