Sis, sospesi i 200 licenziamenti| I sindacati: "Siamo preoccupati" - Live Sicilia

Sis, sospesi i 200 licenziamenti| I sindacati: “Siamo preoccupati”

Consorzio obbligato a iniziare da capo l'iter, le organizzazioni dei lavoratori chiedono l'intervento della politica.

Passante ferroviario di Palermo
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PALERMO – Licenziamenti revocati, almeno per il momento, e quindi salta lo sciopero previsto inizialmente per venerdì. I lavoratori della Sis, il consorzio che sta realizzando il passante ferroviario di Palermo, possono tirare un sospiro di sollievo. L’ufficio del Lavoro ha infatti rinviato la convocazione che avrebbe portato a 200 licenziamenti, dal momento che il consorzio deve iniziare da capo l’iter. Non che questo serva a scongiurare il pericolo in futuro, dal momento che la Sis ha già avviato una nuova procedura, ma almeno offre ai sindacati la possibilità di prendere tempo e di organizzarsi.

“E’ un risultato che consente di avere più tempo per affrontare la vertenza. Ma i licenziamenti sono sempre pendenti. Il rinvio non risolve il problema ma lo sposta solo in avanti – affermano i segretari di Feneal Uil Ignazio Baudo e Fillea Cgil Francesco Piastra – L’ufficio provinciale del lavoro ha preso atto che la manovra della Sis era una forzatura e ha dato ragione a noi. Ma resta alto l’allarme sociale e la preoccupazione per l’incertezza e la continuità dell’opera”.

Venerdì mattina, dalle 7 alle 9, al cantiere del passante di viale Francia si terrà un’altra assemblea per informare i lavoratori e decidere le iniziative da adottare. “E’ più che mai urgente – affermano Baudo e Piastra – un incontro tra Sis, organizzazioni sindacali e stazione appaltante per fare chiarezza sullo stato dei lavori, sulla reale intenzione dell’azienda di portare a compimento l’opera e sul fatto, se il lavoro va avanti, i licenziamenti nei termini posti dall’azienda sono inaccettabili. Assieme ai lavoratori in assemblea decideremo come continuare la vertenza”. Rimane in piedi anche la richiesta di un incontro urgente tra ministero Infrastrutture, Sis, Rfi e Regione siciliana. “Attendiamo che anche la Regione – continuano Baudo e Piastra – dica la sua e si assuma le sue responsabilità”.

 


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