Crisi Pubbliservizi, insorge la Uil: "Allarmante il silenzio di Bianco" - Live Sicilia

Crisi Pubbliservizi, insorge la Uil: “Allarmante il silenzio di Bianco”

Il 31 marzo scadrà il contratto tra la partecipata e Palazzo Minoriti.

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CATANIA – Salvare la Pubbliservizi, e quindi i suoi lavoratori, è diventata davvero una patata bollente per i vertici della Città Metropolitana. Il conto alla rovescia è partito, la data ultima per disegnare il futuro della partecipata che fu della Provincia regionale è fissata al 31 marzo 2017, quando il contratto triennale di servizi sarà scaduto. In zona Uil, intanto, non si respira ottimismo, tutt’altro.  “Il bilancio di esercizio 2016 non è stato approvato e al primo aprile i 400 dipendenti dell’azienda rischiano di ritrovarsi tutti senza controllo, ma il presidente della partecipata resta dimissionario e senza sostituto. Da lui non potevano arrivare assicurazioni per il futuro e, infatti, non ne abbiamo ricevute nel corso dell’ultimo incontro, quello di martedì”. Il quadro disegnato dal segretario confederale di Catania, Salvo Bonaventura, non è decisamente dei migliori. E aggiunge: “La Pubbliservizi, i suoi lavoratori ma anche i cittadini sempre in attesa di manutenzioni stradali e scolastiche, sembra abbandonata al proprio destino. Prova ne sia, tra l’altro, il fatto che nella riunione su Pubbliservizi fosse assente il ragioniere generale della Città metropolitana, Francesco Schillirò, per chiarire lo stato economico dell’azienda partecipata”. Parole dure, durissime, che toccano anche l’azione del primo cittadino Metropolitano.  “Soprattutto – continua – allarma il silenzio del sindaco Enzo Bianco da cui attendiamo ancora la nomina di un presidente pienamente legittimato a svolgere le proprie funzioni e l’attuazione di quella cabina di regia sulle partecipate, sinora solo promessa. Gravano, intanto, significative zone d’ombra. Il presidente Salvatore Muscarà, infatti, ha evidenziato martedì grandi riserve sulla precedente gestione. Noi, però, sollecitiamo chiarezza su passato e presente di Pubbliservizi, mentre il futuro appare carico di inquietanti incognite”.


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