Una sconfitta secondo programma | E il miraggio di un'America lontana - Live Sicilia

Una sconfitta secondo programma | E il miraggio di un’America lontana

Rosa ko a Torino, ma si guarda alla trattativa per la cessione del club. Al momento solo presunta.

la crisi del palermo
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PALERMO – Come da programma. Palermo travolto dalla Juventus, nonostante i bianconeri abbiano giocato al piccolo trotto in vista dell’impegno negli ottavi di Champions League contro il Porto. Sin troppo netto il divario tecnico tra le due squadre, con i campioni d’Italia che hanno messo in chiaro la loro superiorità già nei primi minuti di gara. Il risultato, mai in discussione, forse penalizza i rosa oltre i loro demeriti ma a fare la differenza sono state le giocate dei singoli, Dybala in primis, autore di una doppietta d’autore (splendida l’esecuzione sul piazzato valso il momentaneo 2-0 in favore dei bianconeri). Per il Palermo la magra consolazione del primo gol allo Stadium, messo a segno da Chochev quando oramai il match aveva ben poco da dire.

E’ vero che non era certo questa la sfida a cui la squadra di Lopez doveva fare appello per rosicchiare punti all’Empoli, ma è altrettanto vero che adesso mancano solamente 13 partite alla conclusione di un campionato che, giornata dopo giornata, si fa sempre più in salita. I cambi apportati dall’allenatore uruguaiano, con l’inserimento di Andelkovic al posto di Gonzalez, di Aleesami in luogo di Pezzella, e di Sallai e Balogh per Embalo e Trajkovski hanno cambiato di poco la sostanza: l’organico rosanero continua a palesare lacune, con errori in serie puntualmente pagati a caro prezzo. I numeri sono impietosi: le 21 reti realizzate e le 49 subite dicono che il Palermo merita la posizione occupata in classifica, al netto delle impopolari valutazioni presidenziali.

Domenica prossima il confronto al “Barbera” con la Sampdoria, dopodiché le sfide contro Torino, Roma e Udinese. Gare in cui bisognerebbe tentare un disperato riavvicinamento alla zona salvezza che, al momento, appare assai improbabile. Anche perché un pizzico di scoramento è percepibile in seno al gruppo, considerate le tante avversità affrontate nel corso della stagione. Il tutto, in attesa di novità dalla (presunta) trattativa tra Zamparini e gli americani. Così come con i cinesi, non trapelano nomi e non si fa riferimento all’eventuale portata dell’investimento che, per adesso, rimane avvolto dal mistero. L’ennesimo interrogativo per distogliere l’attenzione da un cronico decadimento senza punto di arrivo, retrocessione esclusa.


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