Policlinico, De Nicola commissario | Ecco la terna per il nuovo manager - Live Sicilia

Policlinico, De Nicola commissario | Ecco la terna per il nuovo manager

Il direttore generale dell'Asp di Trapani sostituisce temporaneamente il dimissionario Li Donni. Poi sarà corsa a tre con Migliore e Tozzo

PALERMO – Fabrizio De Nicola alla guida del Policlinico di Palermo. Come previsto giorni fa da Livesicilia, l’attuale manager dell’Asp di Trapani e uomo assai vicino all’assessore alla Salute Baldo Gucciardi, è stato scelto per guidare l’azienda ospedaliera universitaria del capoluogo. Ma per il momento, De Nicola ricoprirà solo il ruolo di commissario straordinario, in attesa della nomina del nuovo manager.

Trattandosi appunto di una azienda universitaria, il nome del nuovo direttore generale, che dovrà sostituire il dimissionario Renato Li Donni, dovrà saltare fuori da una terna indicata dal rettore Fabrizio Micari. E i nomi indicati da Micari, aprono da un lato alla possibile conferma di De Nicola, dall’altro a una vera e proprio “guerra” politica in vista di una nomina prestigiosa, che potrebbe poi aprire, come raccontato da giorni da questo giornale, a un “risiko” degli incarichi nella Sanità siciliana.

Gli altri nomi infatti sono quelli di Giovanni Migliore e Ignazio Tozzo. Il primo, è notoriamente tra i manager più graditi al presidente della Regione Rosario Crocetta. Migliore oggi è alla guida dell’Arnas Civico di Palermo e per lui si era parlato, nei giorni scorsi, della nomina a capo del nuovo Irccs che dovrà nascere all’Ospedale dei Bambini che fa capo proprio all’ospedale Civico, appunto. Tozzo, invece, è gradito certamente a un’area del Pd che fa capo ai renziani, soprattutto quelli catanesi. Tozzo, però, attualmente è alla guida di entrambi i dipartimenti dell’assessorato alla Salute, dopo aver assunto l’interim al dipartimento per la programmazione sanitaria dopo l’addio di Gaetano Chiaro.

Insomma, qualunque sia il nome scelto dal governo per guidare da direttore generale l’ospedale, si libererà a sua volta una poltrona di prestigio. A cominciare dall’assessorato, dove Gucciardi spinge per la nomina del proprio capo di gabinetto Marina Valli. Nel caso della scelta di Tozzo alla guida del Policlinico, si libererebbe anche un’altra poltrona di capodipartimento.

Ma come detto, anche negli altri casi si innescherebbe l’effetto domino. All’Asp di Trapani, nel caso in cui la scelta ricadesse su De Nicola, il nome più caldo è quello del direttore sanitario di Villa Sofia-Cervello, Giovanni Bavetta. Mentre l’eventuale “trasferimento” di Migliore, libererebbe la poltrona del Civico, ospedale palermitano che potrebbe consentire un “riequilibrio” politico, con la designazione di un uomo gradito all’area del Pd che fa capo ad Antonello Cracolici, in sostituzione, appunto, del dimissionario Li Donni.

Un nome dovrà essere scelto poi anche al Policlinico di Messina, dopo le dimissioni di Marco Restuccia. Anche in quel caso, è pronta una terna: composta da Angelo Tanese, Michele Vullo (oggi alla guida del ‘Papardo-Piemonte’) e il più quotato Gaetano Sirna. Quest’ultimo oggi è a capo dell’Asp di Messina. La sua nomina al Policlinico, quindi, libererebbe un’altra poltrona.

La maggior parte dei contratti dei manager della Sanità scadrà il prossimo giugno. Altri pochi mesi dopo. Saremo comunque in pieno “semestre bianco”. Si tratta della finestra della legislatura che scatta a sei mesi dalla scadenza naturale. In quel periodo, che per la Sicilia inizierà a fine aprile, il governo non potrà compiere nuove nomine nelle aziende regionali, ma potrà limitarsi, al massimo, alla nomina di commissari. Che significa? Che più che un rinnovo, il governo potrà al massimo sottoscrivere nuovi contratti per dirigenti già in carica altrove, solo in caso di nuovi ruoli da ricoprire e comunque entro la fine di aprile. Una scelta che avrebbe effetti benefici per quei manager che cambieranno incarico: la firma di un nuovo contratto, infatti, assicurerà un nuovo incarico triennale, al posto di quello ormai in scadenza.

E così, la “rotazione” potrebbe avere proprio questo effetto: il semplice trasferimento di manager in scadenza “blinderebbe” i contratti di questi direttori per i prossimi tre anni. E Gucciardi ha già chiesto alle Asp di accelerare le valutazioni dei singoli direttori. E si avvicinano campagna elettorale e i tanto attesi concorsi.


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