Cinema, ecco i 28 film |finanziati dalla Regione - Live Sicilia

Cinema, ecco i 28 film |finanziati dalla Regione

Anthony Barbagallo

Ecco i lungometraggi e i documentari che si sono aggiudicati i fondi. Barbagallo: "Produzioni di portata internazionale".

Film commission
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PALERMO –  Favole nere ispirate alla mafia, sguardi personali sull’immigrazione ed esplorazioni dell’identità siciliana. Sono alcuni dei temi dei film che riceveranno un finanziamento dalla Sicilia film commission, organo della Regione che ogni anno premia film e serie televisive in fase di sviluppo nel territorio siciliano. Tra i film selezionati anche un lungometraggio vincitore al Sundance Film Festival.

Diciassette documentari e undici lungometraggi sono stati selezionati tra i novantacinque progetti che hanno partecipato al concorso, indetto nel giugno del 2016. In seguito alla pubblicazione della graduatoria da parte della Sicilia film commission i film riceveranno un finanziamento complessivo di un milione e mezzo di euro, un investimento sulle produzioni cinematografiche che secondo i calcoli della commissione genererà investimenti sul territorio siciliano per più di otto milioni di euro, impegnando 631 professionisti siciliani. Nel 2016, inoltre, è stata aperta per la prima volta la partecipazione a case di produzione straniere, vincolate, in caso di accesso al finanziamento regionale, a stipulare accordi di coproduzione con imprese audiovisive italiane. Delle sei case straniere che hanno inviato progetti, tre sono entrate in graduatoria e realizzeranno progetti in Sicilia nei prossimi mesi.

Ad annunciarlo è l’assessore regionale al cinema, sport e turismo Anthony Barbagallo, che sottolinea “la portata internazionale di più d’uno dei progetti italiani finanziati”.

Nella sezione lungometraggi, il primo film in graduatoria è “Sicilian Ghost Story”, che riceverà un finanziamento di poco meno di 140 mila euro. La pellicola, un racconto in chiave onirica del rapimento e dell’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, è la seconda opera dei palermitani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, che nel 2013 hanno vinto il Grand Prix della settimana della critica al festival di Cannes con il film “Salvo”. La sceneggiatura di “Sicilian Ghost Story” ha vinto lo scorso anno il Global filmmaking award al Sundance Festival.

È ambientato a Messina il secondo film in graduatoria, “Cruel Peter”, del regista Christian Bisceglia. Un horror che ha come ambientazione principale il cimitero monumentale della città, il film verrà realizzato attraverso una coproduzione internazionale che riceverà un contributo della Regione di 123 mila euro. Cifre di poco inferiori, comprese tra i 116 e i 111 mila euro, riceveranno i film “Divina”, del palermitano Alberto Castiglione, “Polvere Nera”, storia del passato di un fuochista dell’esordiente Ivano Fachin, e “Balon” di Pasquale Scimeca, uno sguardo sulle migrazioni dei popoli. Tra i film meritevoli di finanziamento da parte della Sicilia film commission, con cifre al di sopra dei centomila euro, sono stati scelti anche “Il Presidente bianco rosso sangue”, che il regista Aurelio Grimaldi dedica alla figura di Piersanti Mattarella e alla realtà sociale e politica in cui si consumò il suo delitto; “Drive me Home”, road movie girato da Simone Catania tra Inghilterra, Germania e Italia; “Il Provino”, riflessione sul mestiere di attore del catanese Edoardo Morabito, che vede la partecipazione di Donatella Finocchiaro; i film “Rocco” e “40 per cento”, di Federico Cruciani e Andrea Segre. Nella graduatoria è presente, inoltre, “I fantasmi di Portopalo”, serie tv interpretata da Beppe Fiorello ispirata al più grande naufragio nel Mediterraneo dalla fine della seconda mondiale, avvenuto la notte di Natale del 1996 al largo delle coste siciliane.

Primo della graduatoria dei documentari è “Il suono di un’isola” di Fabrizio Ferraro e Uliano Paolozzi Balestrini, dedicato alla scena musicale contemporanea in Sicilia. Con un punteggio poco inferiore, il secondo documentario selezionato dalla Film Commission è “Still Life”, di Davide Gambino, che racconta la storia professionale e le passioni di tre imbalsamatori tra Roma, Bruxelles e Berlino. Entrambi i film riceveranno 20 mila e seicento euro. Tra gli altri documentari che si sono qualificati per ottenere un finanziamento, “The Wall 1916” di Francesco Cannavà, su un campo di prigionia allestito a Vittoria durante la prima guerra mondiale, e “La nascita del Gattopardo” di Luigi Falorni, film a coproduzione internazionale sul rapporto fra Giuseppe Tomasi di Lampedusa e la moglie Alexandra Wolff Stomersee.

Il sostegno della Regione andrà anche al documentario “Hui Hue, la soprano della via della seta”, in cui Andrea Prandstraller e Niccolò Bruna raccontano di una star della lirica cinese che ha fatto tappa anche al Teatro Massimo di Palermo. Di taglio internazionale anche “Dolphin Man” del regista greco Leftheris Charitos, una produzione sull’apneista Jacques Mayol e sul suo rapporto con la Sicilia nato grazie alla rivalità e amicizia con Enzo Maiorca.

Parlano di emigrazione siciliana le opere “La spartenza” di Salvo Cuccia, “La storia vergognosa” della catanese Nella Condorelli e “Minciucci” di Alessia Scarso, mentre “Strade minori”, che Letizia Gullo firma insieme all’etiope Dagmawi Yimer, racconta l’arrivo a Palermo di un gruppo di minori stranieri non accompagnati. Opere di tema più letterario che accederanno ai finanziamenti della Regione sono invece “Viaggio in Sicilia” di Peter Stein, che ripercorre il celebre viaggio nell’isola di Wolfgang Goethe, e “A prescindere… Antonio De Curtis”, di Gaetano di Lorenzo, sull’ultima tournée teatrale di Totò.

Riceveranno un finanziamento regionale infine i documentari “Per sempre” di Laura Schimmenti, storia di un tenente dell’esercito ucciso a Cefalonia nel 1943; “U Chiantu” di Andrea Valentino, sul tentativo di salvaguardare l’unica miniera-museo della Sicilia, e a due opere firmate da ex allievi del Centro sperimentale di cinematografi, Giovanni Totaro e Nunzio Gringeri. Finanziato anche l’esordio alla regia dell’attrice Tea Falco, che con “Ceci n’est pas un cannolo” proporrà una lettura surreale della sicilianità.


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