Giallo sulle cause del crollo |Zuccaro: "Nessuna ipotesi esclusa" - Live Sicilia

Giallo sulle cause del crollo |Zuccaro: “Nessuna ipotesi esclusa”

L'inchiesta sul crollo: parla il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro.  VIDEO E FOTO -  IN AGGIORNAMENTO.

LA TRAGEDIA DI VIA CRISPI
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Il procuratore Carmelo Zuccaro

CATANIA – “Non possiamo escludere nulla, nemmeno lo strumento e che ha innescato l’esplosione” – queste le parole del Procuratore Carmelo Zuccaro sull’inchiesta per accertare le cause del crollo della palazzina di via Francesco Crispi (GUARDA IL VIDEO). “Potrebbe essere stata la bombola – dice – ma neanche di questo abbiamo certezze. Stiamo disponendo una consulenza, ci stiamo muovendo in questo senso”. Zuccaro inoltre aggiunge che oltre all’ipotesi di disastro colposo potrebbe esserci quella “della volontarietà del fatto cosa che renderebbe più assurda ancora questa vicenda che è già così grave”.

Restano intanto, intanto,  stazionarie nella sua gravità le condizioni di salute della bimba di 10 mesi rimasta ferita nel crollo, avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi, della palazzina di tre piani di via Francesco Crispi a Catania, in cui abitava all’ultimo piano. I medici del reparto di Rianimazione pediatrica dell’ospedale Garibaldi Nesima hanno avviato le procedure per fare respirare autonomamente, ma in maniera parziale, la piccola paziente ottenendo ‘buoni risultati’, anche se la prognosi resta riservata e il quadro clinico complessivo grave. La bimba resta sedata ed è sottoposta a controlli, con Tac, per verificare lo stato degli esiti del trauma encefalico e dell’ematoma cerebrale riportati. La piccola nel letto matrimoniale era con la madre che è rimasta quasi illesa. Nello stesso ospedale Garibaldi Nesima, ma nel reparto semi intensivo della Rianimazione, è ricoverata da ieri sera la 69enne che ha riportato dei traumi toracici e un versamento pleurico. Si trova invece, con la prognosi riservata, nel Civico di Palermo il 60enne che abitava al primo piano dell’edificio e che ha riportato ustioni su il 60 per cento del corpo e ha problemi polmonari per l’inalazione di fumo e polvere. Nel crollo della palazzina, che è sarebbe avvenuto dopo l’esplosione di una o più bombole del gas, è rimasta uccisa la 85enne Agata Strano, che viveva da sola al secondo piano. La deflagrazione l’ha sorpresa mentre dormiva nel suo letto. Nella palazzina, finite le operazioni di soccorso, sono in corso accertamenti da parte di tecnici dei vigili del fuoco specializzati in questo tipo di disastri. La loro relazione sarà inserita agli atti dell’inchiesta che ha aperto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, per disastro colposo, delegando le indagini alla polizia di Stato.

Attorno a lei, in questa lunghissima notte, si stringono tutti i catanesi.

Sembrava morta dopo il crollo, ma Rosaria Cinturrino, una vicina di casa, ha praticato la respirazione bocca a bocca ed ha sentito un leggero respiro. Sono trascorse quasi 24 ore da quel momento. VIDEO

LA CRONACA – Un forte boato. Urla che tagliano la notte nel cuore di Catania. Sono trascorse da poco le due quando in via Crispi, a pochi metri dalla stazione centrale, crolla un palazzo. Il boato viene sentito in tutto il quartiere, una nube nera si diffonde per centinaia di metri. Grida, ancora grida. (FOTO) Una donna ha perso la vita, travolta dalle macerie, soccorsa una famiglia, è stata condotta all’ospedale Garibaldi. Grave una bimba.

LA TESTIMONIANZA – VIDEO – Le urla disperate di una madre rompono il silenzio di una notte come tante altre. Poco prima, alle 2.15, c’era stato un forte boato. “La mamma – racconta Rosaria Cinturrino a Livesicilia – ha estratto la bambina dalle macerie gridando: <<E’ morta, è morta>>- Io – continua Cinturrino – ho praticato la respirazione bocca a bocca, ho sentito che respirava leggermente, poi i carabinieri l’hanno portata in ospedale”.

IL LUOGO DEL DISASTRO VIDEO – La polizia ha recintato via Archimede, dalle 3 della notte sono al lavoro le ruspe dei vigili del fuoco. Presenti gli uomini dell’esercito e i carabinieri. Si cercano tra le macerie possibili superstiti. Il palazzo di mattoni si è letteralmente sbriciolato dopo l’esplosione della bombola. Tra le macerie ci sono effetti personali e, si spera, ancora qualcuno vivo quando l’alba sorge su Catania.

LA DIRETTA

Martedì, ore 11. Le condizioni della bambina vittima del crollo nei giorni scorsi permangono stabili. Ieri sera alle 21 è stata eseguita ulteriore Tac di controllo, dove non è stata ravvisata alcuna estensione delle lesioni, anche se permane il live edema cerebrale. Nelle prossime 24 ore si procederà alla sospensione della neuro protezione e al risveglio della bambina dal coma farmacologico, per poi procedere alla relativa valutazione clinica.

ORE 16.30. Sul crollo interviene l’Associazione Nazione Costruzione Edili di Catania. “L’incidente di Via Francesco Crispi è l’ennesima tragedia probabilmente causata dal fato e dall’incuria. La Legge 46 del 1990 (come modificata dal DM 37/2008) inerente la sicurezza degli impianti e la Legge 10 del 1991 (così come modificata dal D.lgs 191/2005) su l’uso razionale dell’energia, sono nate per mettere ordine nel settore, e hanno istituito un sistema di controlli che aveva l’obiettivo di garantire i cittadini/utenti. Tuttavia va evidenziato come nel Comune di Catania non sono ancora attivi i controlli previsti dalle norme vigenti in materia di impianti”. Con queste dichiarazioni si apre la nota del presidente di Ance Catania Giuseppe Piana sull’esplosione che ha causato il crollo di una palazzina di tre piani nella notte tra sabato e domenica scorsi. “A distanza di oltre venticinque anni tali controlli sono attuati solo in parte e solo in alcune regioni italiane. È indubbio – continua – che laddove i controlli sono stati attuati correttamente, questi hanno portato a una maggiore qualità impiantistica e, di conseguenza, a una maggiore sicurezza per gli utenti. A questo si deve aggiungere che la legislazione italiana, all’avanguardia in materia impiantistica, è stata annacquata dal recepimento delle direttive europee che hanno allentato complessivamente il sistema dei controlli, spostando le valutazioni sul cosiddetto “accertamento documentale” e allungandone inutilmente la periodicità. Mi riferisco – precisa – al DPR 74/2013”.  Ma secondo Piana, anche in presenza di “elementi di confusione nella normativa e quindi di una generale regressione dell’attenzione in materia, l’Ente locale avrebbe la possibilità comunque di istituire un sistema di controlli serio ed efficace a tutela dei cittadini, seppur a fronte di un costo minimo che le norme pongono a carico del cittadino stesso. Queste considerazioni – ribadisce – valgono indipendentemente dal fatto che sia stata una bombola o meno a causare l’esplosione, poiché conoscere lo stato del patrimonio edilizio e il parco impianti significa anche conoscere le eccezioni e cautelarsi per poterle governare. Effettuare i controlli consente di verificare la qualità degli impianti installati sul territorio e capire quali interventi sono più cogenti e quali si possono diradare, ci permette inoltre di avere dati per impostare politiche di qualità del patrimonio edilizio ed impiantistico e, in definitiva, di maturare l’esperienza necessaria per migliorare il sistema dei controlli e le norme che li regolano. È tempo – conclude – che anche il Comune di Catania prenda seriamente in carico l’argomento e si attivi per il rispetto delle leggi vigenti”.

ORE 11.30 E’ ancora in gravissime condizioni il 60enne rimasto rimasto ferito nel crollo della palazzina in via Francesco Crispi a Catania dopo un’esplosione causata da una bombola di gas. L’uomo è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo, dove è stato trasferito ieri con un elicottero del 118. Ha un trauma toracico, ustioni di secondo grado sul 15 per cento del corpo, al volto e agli arti superiori, e difficoltà respiratorie per avere inalato fumo e polvere. Il 60enne, che abitava al primo piano della palazzina, avrebbe ridotto i danni clinici personali grazie al frigorifero di casa che avrebbe fatto da ‘scudo’, proteggendolo dai detriti.

ORE 10.30 Le condizioni della bimba: cauto ottimismo da parte dei medici. Nel corso della mattinata verrà emesso un bollettino da parte dei sanitari dell’ospedale Garibaldi.

ORE 10.00 Procedono gli interventi in via Francesco Crispi per mettere in sicurezza la zona. E man mano cresce l’elenco dei danneggiamenti agli edifici della zona e colpiti dalla potente onda d’urto emessa dalla deflagrazione. Nella vicina via D’Amico, ad esempio, una saracinesca è stata diventa. L’indagine coordinata dalla Procura è affidata alla polizia di stato. Al momento dell’esplosione infatti diverse sono state le Volanti che si sono recate sul posto e si sono occupati della messa in sicurezza e del sequestro degli stabili a rischio per l’incolumità pubblica. Saranno fondamentali per il proseguo dell’inchiesta gli esiti dei rilievi dei Vigili del Fuoco, che da oltre 24 ore lavorano incessantemente sul luogo del disastro.

ORE 20.30 Pesantemente danneggiati anche due esercizi commerciali. Uno dei garage è stato sventrato dalla potente deflagrazione. I vigili del fuoco hanno anche creato un angolo dove stanno mettendo da parte oggetti, quadri e mobili recuperati da sotto le macerie che non sono andati distrutti.

20.17. I Vigili del Fuoco stanno ancora lavorando nonostante il buio. Si stanno effettuando le ultime operazioni per rimuovere i detriti e poter mettere in sicurezza i luoghi. Presenti davanti alle transenne diverse famiglie con bambini che stanno seguendo l’intervento dei pompieri. Sul posto anche una pattuglia dei Vigili Urbani per il traffico. E anche la polizia a cui la Procura ha affidato la delicata indagine.

19 Sono stabili e non hanno subito alterazioni” le condizioni di salute della bimba di 10 mesi, rimasta gravemente ferita nel crollo della palazzina in cui abitava con la famiglia a Catania, ricoverata in coma farmacologico con la prognosi riservata nel reparto di rianimazione pediatrica dell’ospedale Garibaldi. E’ quanto emerge dal bollettino medico, in cui si sottolinea che “in serata la piccola paziente sarà comunque sottoposta a ulteriore Tac di controllo per stabilire le attuali condizioni encefaliche”.

14.30 Altre immagini della tragedia della notte scorsa.

13.30 Crollo Palazzina via Crispi: sospeso Lungomare liberato. Il traffico da piazza Europa a piazza Mancini Battaglia è stato riaperto, su disposizione del Sindaco, e le attività della manifestazione sono state sospese in segno di cordoglio per quanto avvenuto la notte scorsa. Su disposizione del Sindaco, in segno di cordoglio per quanto avvenuto la notte scorsa in via Crispi, le attività previste per il Lungomare liberato sono state sospese dopo il sopralluogo di Enzo Bianco sul luogo del crollo. Il traffico da piazza Europa a piazza Mancini Battaglia è stato dunque riaperto anche per permettere alla Polizia municipale di occuparsi meglio della circolazione stradale nella zona attorno alla via Crispi, per la quale l’Ufficio traffico urbano sta predisponendo un nuovo Piano di viabilità.

12.52 “Gli sfollati per il crollo della palazzina di via Crispi saranno ospitati in un albergo di via Etnea, e saranno accuditi con ogni attenzione, come è giusto che si faccia in questi casi”. Lo ha reso noto il sindaco di Catania, Enzo Bianco, dopo un sopralluogo sul posto del disastro. “La bambina l’ho vista – ha aggiunto il sindaco parlando della piccola ferita dalla macerie – c’è una prognosi riservata per le ferite alla testa, ma c’è un piccolo segnale di speranza. Alle 19 ci sarà bollettino medico. La piccola è di una tenerezza straordinaria: ha 10 mesi… Sono stato a lungo con la madre. Speriamo – ha auspicato il sindaco – che ci facciano la grazia che si salvi. E’ la prima figlia della donna e sarebbe veramente bello potere superare questo bruttissimo trauma”.

12.45  “L’uomo ustionato ricoverato al Civico di Palermo si è miracolosamente salvato perché, durante il crollo, è stato protetto da un frigorifero”. Lo ha detto Salvatore Giudice, il caposquadra dei vigili del fuoco che ha estratto dalle macerie il sessantenne che abitava al primo piano dello stabile di via Crispi, crollato a Catania. “Lo abbiamo individuato non appena siamo intervenuti – ha aggiunto il pompiere – abbiamo scavato subito un cunicolo e non appena lo abbiamo individuato lo abbiamo tirato fuori dal retro dello stabile crollato. E’ stato veramente miracolato”.

12.30 E’ stata rintracciata dalla squadra mobile della polizia di Stato la donna dell’Est Europa che si era ipotizzato potesse essere sotto le macerie del palazzo crollato in via Crispi a Catania. Invece la donna non era presente stanotte nella casa dove si è verificata l’ esplosione. I vigili del fuoco stanno continuando lo stesso le ricerche tra le macerie, anche se è ritenuto poco probabile ci siano dispersi.

12.15 Si continua a scavare in via Francesco Crispi: prosegue il lavoro incessante dei Vigili del Fuoco e dei soccorritori.

11.40 Era una pensionata di 85 anni, Agata Strano, la vittima del crollo di un palazzo di via Crispi, a Catania. La signora era separata e viveva da sola nel suo appartamento al secondo piano dell’edificio. Il corpo, su disposizione della procura di Catania, è stato portato in obitorio, dove sarà eseguita l’autopsia.

11.20 E’ in condizioni gravissime l’uomo rimasto ustionato. Il ferito si trova ricoverato nella prima Rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo dove è stato trasportato in elisoccorso dal personale del 118. Le sue condizioni sono definite disperate dai medici che si sono riservati la prognosi. L’uomo è intubato.

11 Il sindaco Enzo Bianco: “Subito informato seppur fosse notte fonda, ho seguito con attenzione e viva preoccupazione le operazioni di pronto intervento e soccorso relative al crollo della palazzina di via Francesco Crispi. L’edificio di tre piani è probabilmente crollato a causa dello scoppio di una bombola di gas. Intorno alle 3 erano già state estratte dalle macerie quattro persone: due donne sono state ricoverate in codice giallo nell’ospedale di Lentini, una bambina al Garibaldi e un uomo al Vittorio Emanuele entrambi in codice rosso. I soccorritori hanno dovuto scavare a mano nelle macerie. Nel contempo i tecnici comunali hanno verificato la presenza di eventuali lesioni nei fabbricati vicini sia in via Crispi sia nella parallela via Colajanni. Intorno alle 4 la triste scoperta di una vittima, un’anziana donna. Esprimo ai familiari il mio sentito cordoglio da parte mia e di tutti i concittadini. Nel frattempo mi sto recando in ospedale per verificare le condizioni della bambina”.

10.45 I vigili del fuoco stanno continuando a scavare tra le macerie del palazzo di via Crispi crollato la notte scorsa a Catania. I pompieri stanno procedendo con cautela per verificare l’ipotesi che nel palazzo ci potesse essere una donna che non vi abita abitualmente, una romena che faceva da badante a uno dei residenti. Al momento non c’è alcuna conferma sulla sua presenza. Durante i lavori un vigile del fuoco è scivolato procurandosi una lussazione al piede ed è stato condotto in ospedale per le cure del caso.

9.50 Uno dei quattro feriti nel crollo della palazzina di via Crispi a Catania è ustionato. Secondo la Procura di Catania, diretta dal procuratore Carmelo Zuccaro, sarebbe stato vicino al luogo dove sarebbe avvenuta l’esplosione della bombola, che è ritenuta accidentale. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale Vittorio Emanuele di Catania e poi trasferito, con un elicottero del 118, all’ospedale Civico di Palermo. Secondo alcuni vicini, dalla sua abitazione, al primo piano, provenivano dei rumori tipici di lavori domestici e c’era odore di gas. Gli altri due feriti, non gravi, sono nell’ospedale di Lentini, nel Siracusano.

9.45 Avrebbe inveito e colpito degli oggetti nel pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania ferendosi a una mano, poi medicata sul posto, il papà della bimba di 10 mesi rimasta gravemente ferita nel crollo della palazzina di via Crispi. E’ marocchino – mentre la madre della piccola è italiana – che al momento dell’esplosione non era in casa. E’ stato avvertito telefonicamente dell’accaduto e, ha riferito, “non ci ho visto più dagli occhi per la rabbia e il dolore”.

9.30 E’ una donna di 85 anni la vittima del crollo del palazzo a Catania per un’esplosione provocata, probabilmente, da una bombola di gas. E’, come detto, ricoverata nel pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Garibaldi Nesima la bambina di 10 mesi rimasta gravemente ferita nel crollo. Con lei c’è anche la madre.
La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per disastro colposo sul crollo della palazzina di tre piani in via Crispi in cui è morta una donna e sono rimaste ferite tre persone, compresa una bambina di 10 mesi che è grave. Il procuratore Carmelo Zuccaro ha disposto il sequestro dell’immobile e delegato le indagini alla polizia di Stato.

9.15 “Viva per miracolo”: così Francesca Giuffrida, 67 anni, si definisce mentre, seduta su dei gradini esterni di un negozio, vede le macerie della sua casa. “Ci potevo essere anch’io là sotto, magari morta – aggiunge – e invece ieri sono andata a casa di mio figlio. E questo mi ha salvato la vita”. Ovviamente conosceva “da anni tutte le persone del palazzo”. “Tutte persone – sottolinea – tranquille”. Anche lei sa della morta della persona anziana travolta dalle macerie: “certo – conferma – era la ‘signorina’: non era sposata e viveva da sola”.

8.30 IL BOLLETTINO MEDICO DEL GARIBALDI. In seguito all’evento disastroso avvenuto stanotte in via Francesco Crispi a Catania, il dipartimento di emergenza dell’Arnas Garibaldi, diretto dal dott. Sergio Pintaudi, ha attivato immediatamente il protocollo per l’emergenza di massa, coordinando dalle ore 02.40 e fino alle 05.00 del mattino le relative attività di intervento per l’accesso dei feriti nelle strutture sanitarie del territorio. In questo contesto, una bambina di dieci mesi è stata trasferita nel reparto di rianimazione pediatrica dell’ospedale Garibadi di Nesima, diretto dal dott. Giuseppe Ferlazzo, per essere sottoposta alla relativa assistenza. La paziente presenta una frattura temporo-parietale sinistra con interessamento della rocca petrosa e con otorragia. A livello parenchimale encefalico inoltre sussistono due focolai contusivi emorragici non suscettibili di terapia chirurgica, ma solo di specifico controllo. Le lesioni contusive e le frattura rimangono stabili e a un primo controllo neurologico, dove è stato evidenziato peraltro un movimento spontaneo dei quattro arti e presenza dei riflessi. La piccola paziente è mantenuta in coma farmacologico di vigilanza e la prognosi è riservata.

7.52 La bimba di quasi un anno, travolta dal crollo del palazzo, si trova ancora in gravissime condizioni.

7.30 I cani dei vigili del fuoco annusano le macerie. Al lavoro le ruspe

6.50 La presenza del tetto pericolante, 20 metri sopra la macerie, sta rallentando le operazioni di scavo. I vigili de fuoco stanno tentando di rimuovere le parti pericolanti, la messa in sicurezza dell’area del palazzo crollato è in corso.

 


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