PALERMO– Non una di meno: verso la Giornata Internazionale della donna anche Palermo. Non solo mimose, ma una serie di iniziative per l’otto marzo. In stretta collaborazione con l’Assemblea cittadina contro la violenza maschile sulle donne e promosso dall’assessorato alla Cittadinanza sociale, il movimento NonUnaDiMeno ha così annunciato la sua adesione allo sciopero globale delle donne previsto per mercoledì prossimo, in 40 paesi nel mondo, e che vedrà, a Palermo, la partecipazione di una serie di soggetti. La conferenza stampa di presentazione della mobilitazione si è svolta presso Palazzo Magnisi, in contemporanea con altre realtà territoriali nazionali, in luoghi altrettanto simbolici per le donne italiane e straniere.
A Palermo, NonUnaDiMeno ha spiegato che la manifestazione, interamente autofinanziata, è frutto di un percorso iniziato lo scorso 26 novembre a Roma e proseguito a Bologna il 3 e 4 febbraio, coinvolgendo persone di tutte le età, e dimostra come ancora oggi la donna “sia fortemente in bilico tra emancipazione e sottomissione, e i suoi diritti non sono mai definitivamente acquisiti”; l’obiettivo è quindi quello di “far sentire la propria voce, ribadendo il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, sfruttamento, sessismo, razzismo, omo e transfobia”. Maria Grazia Patronaggio, del Coordinamento Antiviolenza 21Luglio, ha dichiarato: “L’8 marzo le donne scioperano perché la risposta alla violenza maschile è l’autonomia delle donne, perché senza effettività dei diritti non c’è giustizia né libertà. L’otto marzo le donne si asterranno da tutte le attività e scenderanno in piazza vestite di nero e fucsia, ovvero nei colori simbolo dello sciopero globale”. La manifestazione cittadina partirà da piazza Verdi alle 17:30 e proseguirà con un corteo che giungerà fino a piazza Pretoria; qui si darà poi il via a “concerti, performance teatrali, letture di testi e poesie, danze, nonché alla proiezione di immagini e video”. Alla conferenza stampa ha preso parte anche Agnese Ciulla, assessore alla Cittadinanza Sociale.
