PALERMO – Il mistero resta e le indagini proseguono. Di certo non ha dato il suo contributo il medico che avrebbe presentato il giudice a Naomi, la sedicenne palermitana costretta a prostituirsi dal suo ex fidanzato, Dario Nicolicchia. Il dentista è stato convocato dai pubblici ministeri di Caltanissetta, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. La sua posizione è quella di indagato in un procedimento collegato. E cioè quello in cui è stato rinviato a giudizio assieme ad altri sette clienti.
La ragazzina, nel frattempo divenuta maggiorenne, nelle scorse settimane è stata sentita dai pubblici ministeri di Caltanissetta. Spetta a loro, infatti, scoprire chi è il giudice palermitano che avrebbe avuto rapporti sessuali con Naomi, così si faceva chiamare la minorenne nei giorni in cui Nicolichia avrebbe organizzato incontri con clienti facoltosi. Naomi, infatti, ha fornito ulteriori indicazioni ai pubblici ministeri nisseni, competenti quando si è di fronte al possibile reato commesso da un magistrato in servizio a Palermo. Alla ragazza è stato stato mostrato un album fotografico.
Nei mesi scorsi la vittima, che nel frattempo ha compiuto diciotto anni, aveva riferito di avere incontrato l’uomo in una strada del centro di Palermo. Era “il più anziano” dei suoi clienti. Si presentò dicendole che faceva “il giudice”.
