Comune, fibrillazioni "Dem" |Quattro possibili candidati - Live Sicilia

Comune, fibrillazioni “Dem” |Quattro possibili candidati

Ecco cosa sta accadendo dietro le quinte nel Pd.

CATANIA – Manca ancora più di un anno, se non ci dovessero essere sorprese alle prossime regionali, o ancor prima, dopo il congresso Pd del 30 aprile. Eppure, i segnali di una rinnovata campagna elettorale pare ci siano tutti. Alcuni indizi sembrerebbero evidenziare come la corsa per Palazzo degli Elefanti sia, di fatto, già partita. Anche se al momento, l’unico che abbia annunciato la candidatura sia solo il primo cittadino, Enzo Bianco, che in occasione di un’intervista televisiva, ha detto di volersi ripresentare.

In questa  chiave potrebbe essere interpretata anche l’ultima seduta di consiglio comunale, quella straordinaria, non solo perché il sindaco si è presentato per la prima volta in aula per relazionare al senato cittadino. Bianco, che ha parlato per primo e poi ha chiuso il lungo dibattito con le repliche, ne è uscito tutto sommato indenne, anzi quasi rafforzato dal sostegno della maggioranza – la seduta del 7 marzo è stata una delle poche occasioni in cui si è dimostrata compatta – e dalla possibilità di coniugare i verbi al futuro, nell’ottica proprio di voler proseguire con un altro mandato. Anche l’annuncio via Facebook dell’apertura della tratta della metropolitana entro marzo, di fatto anticipata già in occasione dell’inaugurazione della tratta Galatea – Stesicoro, pare portare nella stessa direzione, ovvero la ricandidatura.

Che potrebbe vedere, però, qualche oppositore. Non solo dal centrodestra, che è in fase di riorganizzazione anche in città, anche se al momento concentrato – e diviso – sulle primarie e sulla scelta del candidato alle elezioni regionali – o dai movimenti, primo fra tutti i Cinque stelle. Ma anche dallo stesso raggruppamento democratico. Voci insistenti parlerebbero, infatti, di una possibile candidatura a sindaco di Massimo Buscema, il presidente dell’ordine dei medici, ex vicinissimo di Luca Sammartino, e ora pare vicino all’Area dem del Partito democratico, vicino al assessore al Turismo Anthony Barbagallo e al sottosegretario Davide Faraone.

Una personalità importante alla guida, al momento, di uno dei settori più influenti, quello dei medici, che ha recentemente segnato un punto con l’elezione del rettore dell’Ateneo catanese, Francesco Basile, presidente della Scuola di medicina ed eletto con un vero e proprio plebiscito (anche se il voto per Basile è arrivato dalla parte “avversa” all’attuale presidente dell’ordine dei medici), che potrebbe portare qualche scompiglio nella compagine democratica. Moglie di Buscema è Ersilia Saverino, eletta con il Megafono al consiglio comunale, per avvicinarsi poi al Pd. Un nome, quello di Buscema, che si somma alle altre indiscrezioni sui possibili candidati democratici per la poltrona di sindaco, ad esempio quello della deputata regionale, Valeria Sudano e quello dell’europarlamentare Michela Giuffrida, soprattutto nel caso in cui il nome di Enzo Bianco dovesse diventare quello del Pd, per la guida della Sicilia. Ipotesi, quest’ultima, ancora in piedi nel frastagliato panorama del partito democratico. In questo caso, però, il sindaco dovrebbe dimettersi a breve.

La corsa per Palazzo degli Elefanti potrebbe vedere anche altri candidati. Pentastellati, in primis. Il Movimento 5 Stelle, da qualche mese, è infatti tornato a battere un colpo a livello cittadino, dopo anni di poco rumore, escluso il caso Gettonopoli, partito appunto da una denuncia dei Cinque Stelle. Non solo con comunicati stampa, ma anche riempiendo le piazze, come piazza Vincenzo Bellini, la settimana scorsa alla presenza Di Battista. Mancherebbe il nome di un candidato e persisterebbero le divisioni tra i Meet Up cittadini, ma anche i pentastellati sembrerebbero in clima da campagna elettorale.

Come a correre per la poltrona di sindaco potrebbero essere candidati “civici”, sui quali possano confluire i consensi di chi, e sono in tanti, non ha attualmente un partito o uno schieramento. Una strada che a Catania potrebbe portare da nessuna parte – come dimostrato l’ultima volta con il candidato sindaco Maurizio Caserta – ma che qualcuno potrebbe ugualmente decidere di percorrere, magari unendo le forze con altre realtà politiche.

 


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