Bilancio, c'è l'ok dei revisori |Andò: "A giugno prima verifica" - Live Sicilia

Bilancio, c’è l’ok dei revisori |Andò: “A giugno prima verifica”

Tra le criticità, le riscossioni, gli immobili e le partecipate. Per cui mancano ancora le asseverazioni.

previsionale 2017
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CATANIA – Il parere è positivo. I revisori dei conti del Comune di Catania, ieri, dopo aver ottenuto i documenti chiesti precedentemente per potersi esprimere, hanno formulato il parere. Pur evidenziando ancora l’esistenza di alcune criticità per affrontare le quali i revisori chiedono all’Ente di attivare monitoraggi costanti: che sia per le entrate, che sia per i trasferimenti, per i residui o per le società partecipate. Oltre che la consegna di alcuni atti, come “la mancata acquisizione da parte dell’Organo di revisione dell’aggiornamento dell’inventario dei beni mobili e immobili” che “ha continuato l’impossibilità ad accertare compiutamente la congruità e la coerenza delle poste del bilancio di previsione ad essi direttamente riferibili e vengono pertanto invitati nuovamente gli organi dell’Ente a provvedere con la massima tempestività per eliminare tale stato di cose”.

E ancora, “L’organo di revisione ricorda di avere suggerito misure correttive che andavano adottate nel corso del 2015 e del 2016 che hanno trovato contenuto nelle note dei revisori stessi a tutt’oggi priva di riscontro da parte di quest’organo che invita gli uffici ad attivare tutte le attività necessarie”.

Per il resto, la lunga relazione procede per step: in relazione al fondo crediti dubbia esigibilità i revisori confermano quanto l’ammontare iscritto tra le entrate, di circa 30 milioni di euro, rispetti quanto previsto dal principio di competenza finanziaria ma ricordano la necessità di un monitoraggio fitto delle Entrate. “L’organo di revisione osserva che non è più possibile fare accertamenti parziali legati alla presunta quota di inesigibilità delle Entrate accertamenti per cassa nonché si rende necessario monitorare con cadenza trimestrale tutte le attività legate alle entrate al fine di rendere sostenibile rispetto dei principi contabili di cui al pareggio di cassa e degli equilibri finanziari”.

Per quanto riguarda i debiti, pur avendo il Comune rispettato il limite di indebitamento ed essendo gli interessi passivi sulle entrate costanti dal 2015 alle 2019, i revisori affermano che l’ente non ha proceduto nel corso di del 2016 alla rinegoziazione dei mutui in ammortamento. L’organo di revisione invita anche ad attivare apposita programmazione nelle attività di pareggio di cassa “attraverso un’apposita giunta di governo che possa programmare il rientro dell’anticipazione di cassa così come previsto dalla legge”.

Per quanto riguarda l’entrata sulla Tari, l’organo di revisione, considerata la complessità del tributo, ritiene necessario che “l’ente provveda nel corso del triennio 2017-2019 a monitorare costantemente la correttezza delle stime di gettito con riferimento le variabili utilizzate e dei versamenti che saranno effettuati nel corso del triennio”. Per quanto riguarda la tassa di soggiorno invece, non c’è una bacchettata dei revisori ma emerge un dato interessante: nell’esercito 2015 ammontava 649.659 euro, nel 2016 780.988 euro mentre, nell’esercizio 2017, la somma prevista è di 550.000 di euro, così come per il 2018 e 2019; 200.000 in meno rispetto all’anno precedente.

Nota dolente resta il recupero dell’evasione tributaria, come più volte evidenziato dalla Corte dei Conti: nel 2016 l’accertamento era di 19 milioni mentre la riscossione di appena 56.000 euro. Per esercizio 2017 la previsione e di 21 milioni e cinquecentomila euro ma ancora la delibera per il nuovo sistema di riscossione giace in Consiglio comunale.

Anche perché i residui attivi al primo gennaio 2017 ammontano 148.682.217 appena 4.600.000 in meno di quelli accertati il primo gennaio 2016. L’Organo di revisione, al riguardo reitera la necessità di “attivare tutte le opportune iniziative volte ad assicurare un soddisfacente gettito che possa contribuire alla salvaguardia degli equilibri di bilancio nonché attivare o rendere operativa la convenzione con l’Agenzia delle Entrate e di altri organi statali sera se necessario al soddisfo del recupero inoltre si richiama la necessità di predisporre tutte le azioni possibili che possono consentire una maggiore riscossione”.

Per quanto riguarda i proventi da beni dall’ente, l’organo di revisione evidenzia che non è stato allegato al bilancio l’elenco degli immobili locati a terzi con l’indicazione relativo del canone annuo che nel 2016, che non è stato riscontrato l’adeguamento dei canoni, così come nel 2017. Per questo “invita ad una maggiore attenzione nella tempestiva riscossione di tutti i fitti attivi promuovendo se necessario iniziative di recupero forzoso al fine di dare certezza questa entrata diminuire l’ammontare del relativo residuo attivo da evitare il formarsi situazioni debitorie non più sanabili”.

I revisori rilevano anche la necessità di monitoraggio trimestrale al fine di poter verificare lo status economico delle società partecipate. Per quanto riguarda proprio queste, l’organo evidenzia che “l’ente non ha implementato alcun sistema di controllo interno sulle società partecipate non quotate, sugli altri organismi gestionali esterni” nonché, come già raccomandato nelle precedenti relazioni, l’ente non ha predisposto “una nota informativa contenente la verifica dei crediti e dei debiti reciproci tra ente e società partecipate asseverata dei rispettivi organi di revisione con evidenziate analiticamente le eventuali discordanze motivate, affinché si proceda senza indugio non oltre il termine di approvazione del conto consuntivo 2016, adottare provvedimenti necessari ai fini della riconciliazione delle parti debitorie e creditorie. Inoltre – continuano – prendendo atto della costituzione del collegio arbitrale finalizzato a definire attività di contenzioso con la partecipata Sidra spa si invitano gli ordini dell’ente notiziare per iscritto codesto organo di revisione sulle risultanze e prevedere contestualmente idonee misure correttive qualora le stesse possono rappresentare il mancato mantenimento degli equilibri di bilancio”.

“Bisogna attivare un programma per monitorare l’attività di bilancio – conferma Fabio Sciuto, presidente del collegio dei Revisori. Un’attività che deve essere costante per sostenere i numeri del documento stesso oltre che il piano di riequilibrio. Per questo, è importante valutare voci come la riscossione – aggiunge – per cui c’è una delibera ancora ferma in consiglio comunale e intervenire nell’eliminazione dell’alienazione dei beni, per i quali va attivata un’idonea procedura di gara previa valutazione da parte dell’Agenzia del Territorio. E poi – continua – non dimentichiamoci la vendita della rete del gas”.

Soddisfatto l’assessore al Bilancio Salvo Andò, per il parere positivo. “È ovvio che occorra monitorare – afferma – ma noi abbiamo impostato il bilancio proprio tenendo presenti rilievi precedenti. In ogni caso – prosegue – ho già dato la disponibilità alla conferenza dei capigruppo, di verificare già a giugno l’andamento del bilancio, tenendo presente per esempio i risultati della rottamazione”. Il bilancio di previsione 2017 dovrebbe arrivare in Consiglio giovedì o venerdì prossimi. Quando verrà votato, invece, è più difficile da prevedere.

 


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