La battaglia di don Prisutto | Papa Francesco scrive al parroco - Live Sicilia

La battaglia di don Prisutto | Papa Francesco scrive al parroco

Il sacerdote ambientalista siracusano aveva chiesto il sostegno del Pontefice.

SIRACUSA – Gli ha inviato la sua benedizione per il particolare apostolato che ha deciso di svolgere e si è unito idealmente alla preghiera che, insieme con i suoi parrocchiani e concittadini, dedica ogni 28 del mese alle vittime innocenti dell’inquinamento. Papa Francesco ha scritto a don Palmiro Prisutto, l’arciprete di Augusta impegnato in una spesso ruvida battaglia ambientalista che lo ha portato talvolta a contrasti con le istituzioni, anche ecclesiali, in un territorio segnato dalla presenza di uno dei maggiori petrolchimici d’Europa. Dal Vaticano è arrivato l’auspicio per un miglioramento delle condizioni di vita della zona nell’ottica di uno sviluppo “sostenibile”. L’arciprete, parroco della chiesa Madre del comune del Siracusano, ha diffuso la preziosa corrispondenza ieri sera proprio durante la “messa del 28”, funzione in cui dal 2014 vengono letti i nomi dei morti di cancro.

Per tramite di monsignor Paolo Borgia, assessore della Segreteria di Stato vaticana, Papa Bergoglio ha risposto a una missiva in cui don Palmiro solo poche settimane prima ripercorreva le storia del suo territorio, dall’industrializzazione ai guasti ambientali passando per “il ricatto occupazionale” e non tralasciando dettagli su “bambini malformati”, “campi di calcio contaminati da cenere di pirite”, “fanghi tossici al porto di Augusta” e “mancate bonifiche”. Il parroco ambientalista chiedeva al Santo Padre “di voler ricordare nelle sue preghiere le vittime innocenti dell’inquinamento. E il Papa ha risposto. Si è detto “riconoscente” con il parroco “per il premuroso pensiero di aver voluto condividere alcune significative riflessioni sulla situazione della città di Augusta, specialmente sulle conseguenze provocate dalla presenza sul territorio di un polo petrolchimico”. E ha auspicato “che la complessa situazione attuale si apra a scelte concrete verso stili di vita sostenibili sul piano umano ed ecologico e a un sistema economico che favorisca la piena realizzazione della persona, promuovendone i diritti al lavoro, alla salute, e alla pacifica convivenza”.

Infine papa Francesco ha “ben volentieri” inviato la sua benedizione apostolica a don Prisutto, “estendendola – ha aggiunto – a quanti sono affidati alle sue cure pastorali e assicurando una preghiera di suffragio per i defunti”. Incoraggiato da questa legittimazione della sua ‘messa del 28’, don Palmiro proseguirà la sua battaglia: “È una veglia di preghiera – ha ribadito – che diventa un’azione per dire alle istituzioni che c’è questo caso sociale, sanitario e ambientale da affrontare”.

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