La Via Crucis avrà |una stazione al Palazzo di Giustizia - Live Sicilia

La Via Crucis avrà |una stazione al Palazzo di Giustizia

L'organizzazione è affidata alle parrocchie del Crocifisso dei Miracoli e di Santa Maria della Mercede.

quaresima e legalità
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CATANIA – Croce e giustizia. Legalità e passione di Cristo. C’è un laccio invisibile che lega assieme il valore della fede e la tensione tutta terrena per il bene comune. Ecco perché la Via Crucis del terzo vicariato, in programma domenica 2 aprile alle ore 16 e organizzata dalle parrocchie del Crocifisso dei Miracoli e Santa Maria della Mercede, avrà una stazione nei pressi del Palazzo di Giustizia, a piazza Giovanni Verga. Più precisamente la settima, quella che ricorda la seconda caduta del Nazareno. Sarà lì, infatti, che avverrà il passaggio della croce dalle mani dei fedeli delle due comunità parrocchiali. Una scelta dal forte richiamo simbolico: “Si è pensato di coinvolgere quanti hanno a cuore il bene grande della serena e onesta convivenza – spiega in una lettera aperta il vicario Francesco Collodoro – per dare un attestato di solidarietà ai magistrati e a quanti, a diverso titolo (avvocati, funzionari e forze dell’ordine), operano nella nostra città al servizio della giustizia”.

Il richiamo ai valori della legalità non è tuttavia un espediente a orologeria figlio del nostro momento storico, ma un obbligo inevitabile che scorga direttamente dalle parole del Nuovo Testamento. Spiega infatti Collodoro: “In ogni Messa, secondo il comando dell’apostolo Paolo, raccomandiamo al Signore chi dedica il proprio impegno per servire il bene comune contro ogni menzogna, sopraffazione e interesse di parte, rischiando di persona. Come credenti – aggiunge il vicario episcopale – non possiamo rimanere spettatori davanti a situazioni d’illegalità e dobbiamo perciò dare concreta testimonianza di prossimità e di solidarietà a chi, lontano dai riflettori, opera realmente al servizio della giustizia”. Le meditazioni della Via Crucis sono affidate alle parole del cardinale Carlo Maria Martini, già vescovo di Milano.

 


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